Agli albori degli ottanta, Lee Rocker è stato protagonista con gli Stray Cats di uno dei fenomeni più eclatanti della musica rock degli ultimi anni. Mai prima di allora, un genere musicale come il rockabilly aveva avuto tanta eco ed un ritorno così prepotente dai tempi di Eddie Cochran e Gene Vincent. Gli Stray Cats hanno venduto milioni di dischi e riempito gli stadi, e, nella loro scia, una miriade di formazioni minori hanno assaporato un successo sino ad allora impensabile per una rockabilly band.
I vecchi compagni di avventura di Lee Rocker hanno scelto strade diverse; difatti, mentre Brian Setzer con la sua Orchestra è portavoce di un sound rock’n’roll in stile big band anni ’50, e Slim Jim Panthom si dedica più alla produzione che ad eseguire la musica, Lee Rocker è rimasto l’unico vero alfiere di quel tipo di rockabilly che rese famosi gli Stray Cats.
Giunto al quinto album solista, Lee ci propone questo Blues Suede Night, un mosaico di brani registrati live ed in studio, e lo dedica, titolo compreso, al suo idolo scomparso Carl Perkins, con cui gli stessi Stray Cats avevano collaborato più di una volta. Blue Suede Nights è un disco più che altro di sfavillanti covers, e ben tre sono i brani di Carl Perkins qui propostici, ovvero Restless, Everybody’s Tryin To Be My Baby e Put Your Cat Clothes On.
Tra gli altri autori rivisitati troviamo Hank Williams (Mind Your Own Business), Leon Russell (Little Piece Of Your Love), Bill Monroe e Jerry Reed nel medley That’s Alright/Blue Moon Of Kentucky/Eastbound And Down.
Devo tra l’altro dire che anche i due brani firmati da Rocker, ovvero Love Me Good e Little Buster, non sono affatto male, mentre superbo è Miracle In Memphis, un pezzo che Lee ha composto con il suo vecchio compagno di avventura Slim Jim Phantom.
Hypertension 1206 (Rockabilly, 2001)
Fabio Nosotti, fonte Out Of Time n. 39, 2002
Ascolta l’album ora