Leroy Mack - ...& Friends cover album

Non credo di essere l’unico ad aver perso le tracce di LeRoy Mack negli ultimi anni; già, forse è stato proprio lui a volerle far perdere, ritirandosi a vita privata e strimpellando il suo dobro solo per amici e parenti, magari di tanto in tanto in qualche festival locale con il suo gruppo, The Born Again Bluegrass Band. Ma poi, leggendo le note di questa sua nuova produzione, vengo a scoprire che con la sua formazione, in piedi dalla metà degli anni ‘70, l’argenteo LeRoy ha inciso circa una dozzina di albums autoprodotti e distribuiti personalmente nelle occasioni live, ovvero i rari festival e le frequenti esibizioni alle funzioni religiose della sua comunità californiana.
Al suo ritorno (?) in grande stile hanno partecipato tutti i suoi amici, vecchi e nuovi, a partire da quello che rimane dei Kentucky Colonels, Roland White e Billy Ray Lathum; l’intera Nashville Bluegrass Band e i Laurel Canyon Ramblers, poi Byron Berline, Mike Stevens, il vecchio Josh Graves e, naturalmente, l’attuale line-up della sua band.

If You’re Ever Gonna Love Me apre il disco, ed è lì a ricordare proprio i Colonels. Il lead di Roland White torna qualche canzone più in là, in I Might Take You Back, e qui invece per magia tornano a galla i Country Gazette. Gli strumentali sono piacevoli da ascoltare, anche se in alcuni casi forse un po’ noiosi, in particolare Carter’s blues e Wabash Cannonball, ma forse solo perché credo di averli ascoltati in tutte le salse immaginabili (o perché il mandolino di Roland…). La prima bella canzone del disco è la sesta, aperta dal fiddle di Duncan e sostenuta da tutta la NBB, l’ve Got A Lot To Thank My Daddy For ha una gran bella melodia, e si presta alla perfezione allo stile del gruppo che accompagna la voce di LeRoy.
Roland White, Steve Hatfield e lo stesso LeRoy rendono questa raccolta poco interessante a chi presta molta attenzione alle produzioni con buoni lead vocals, tuttavia il disco fila liscio lasciandosi ascoltare per ciò che è, una piacevole rimpatriata di vecchi amici, felici di circondare LeRoy e contribuire alla realizzazione di un suo piccolo grande desiderio. Questo sì che si sente.

Rebel 1729 (Bluegrass Tradizionale, 1996)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 36, 1997

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