Linda Ronstadt - Simple Dreams cover album

Di album in album Linda Ronstadt matura continuamente, sia dal punto di vista della voce, sempre più potente e matura, che dal punto di vista interpretativo. Simple Dreams è certamente il più riuscito e calibrato tra gli ultimi album di Linda, migliore anche di Heart Like A Wheel ed Hasten Down The Wind. L’album ha una stesura ben distinta. La prima side è dedicata alla ballata, il genere certamente preferito da Linda, mentre la seconda side è più rockeggiante e meglio mette in risalto la potente voce e la grande vena interpretativa. Le songs migliori dell’album sono Carmelita, splendida ballata di Warren Zevon, resa da Linda ancora meglio della versione originale, quindi la tradizionale I Never Will Marry, in cui sentiamo un tenue duetto con Dolly Parton. Ottime anche Tumbling Dice, classico degli Stones, in cui l’uso della voce è quasi mascolino, tanta è la forza interpretativa che la cantante vi produce; quindi Poor Pitiful Me sempre di Zevon, altra song rockeggiante molto carica.

Ma le songs che più ci fanno amare questo Simple Dreams della Ronstadt sono Blue Bayou di Roy Orbison ed It’s So Easy di Buddy Holly. Interpretando queste canzoni Linda dimostra una grande preparazione e cultura per quanto riguarda la musica rock e le sue origini. Sorprendente è soprattutto l’interpretazione di Blue Bayou, carica di sentimento e credibilità; Linda riesce a trasformare una semplice canzone d’amore in un inno interpretativo che trascende completamente la canzone. Notevoli pure le acustiche Maybe I’m Right e Old Paint un traditional con Mike Auldridge al dobro. In definitiva un album veramente notevole, che sorpassa di gran lunga il prodotto di confezione.

Asylum 6E 104 (Country Rock, 1977)

Paolo Carù, Mucchio Selvaggio n. 3, 1977

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