Louise Taylor - Written In Red cover album

Continua l’evoluzione artistica di questa cantautrice del Vermont giunta al quarto album. Louise ha esordito nel ’92 con un’autoproduzione dal titolo Looking For A Rivers, in seguito ristampata dalla Signature, che l’aveva messa sotto contratto e per la quale aveva registrato i due lavori successivi, Ruby Shoes (’96) e Ride (’97). Maturata vocalmente, la Taylor denuncia nelle note di copertina la profonda influenza esercitata sul suo stile chitarristico da parte di stilisti come Chris Smither (presente nel precedente CD) e Ray Bonneville (presente in questo lavoro), elementi fondamentali, con l’avvicinamento alla musica tradizionale irlandese e a quella degli Appalachi, della sua evoluzione artistica. Si evince uno stile chitarristico più nitido, misurato ed incisivo, ben sottolineato nelle parti soliste ed elettriche da specialisti quali David Tronzo, Mare Shulman, Peter Gallway, lo stesso Bonneville, che danno solida ossatura alle sue avvolgenti e lente ballate.

Il tessuto sonoro delle sue ariose e delicate songs, prevalentemente chitarristico, è completato da Seth Farber, organo ed accordion, Dean Sharp e Richard Gates, sezione ritmica, William Galison, cromatica, Ray Bonneville, armonica, e Joanie Madden, whistle. Chi ha apprezzato i precedenti lavori, non mancherà di notare l’accresciuta personalità di Louise, l’uso di arrangiamenti sempre più vari e ricercati, di lineari e semplici soluzioni strumentali esaltate dall’eleganza espressiva della protagonista e dei suoi comprimari, la varietà dei ritmi di ogni folk-ballads. Il momento di maggior intensità espressiva lo tocca nella solitaria title-track dove, con voce e chitarra, tratteggia una triste storia di un amore finito con toni jazz ad alta gradazione. Written In Red ci pone di fronte ad una delle migliori e complete folk-singer in circolazione.

Signature SIG 1259 (Folk, Singer Songwriter, 2000)

Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 35, 2000

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