Lucky Bones - Someone’s Son cover album

Secondo capitolo per la band del cantautore irlandese Eamon O’Connor, anche lui come molti altri connazionali affascinato dal suono americano tra rock e radici che ha rivisitato non dimenticando le proprie radici. I nuovi Lucky Bones, dopo l’esordio del 2011 con Together We Are All Alone inciso nella più profonda provincia texana, tornano nello stesso luogo con lo stesso produttore, Stephen Ceresia, per rivitalizzare il proprio suono e aggiungere nuove canzoni ad un repertorio già intrigante.
Someone’s Son nasce con i migliori presupposti e li conferma tutti con un blend di country music fortemente influenzata da certa nobile canzone rock, da Bruce Springsteen a Bob Dylan, da Townes Van Zandt a Tom Waits e anche Van Morrison. Certo non è facile risultare personali e credibili visti i predecessori e gli impegnativi paragoni ma Eamon O’Connor mostra un carattere forte e una passione che merita di portarlo verso traguardi importanti. Tra ballate pianistiche (la sofferta e magistrale Won’t You Coming Home), country-folk tra Irlanda e Texas (The Usual Places che riporta alla mente i Waterboys), poesia (Forever With Wings) e sapidi momenti roots (Broken Love Song e Someone’s Son) il disco scorre acquisendo nuove tonalità e significati ad ogni ascolto, risultando qualitativamente di grande presa.
Notevole è anche l’affiatamento e l’ispirazione di Leon Kennedy al basso, Conor Miley alle tastiere e Peter O’Grady alle chitarre, ovvero la nuova reincarnazione dei Lucky Bones, band da tenere assolutamente d’occhio.

Lucky Bones Promotions LBCD003 (Roots Rock, Singer Songwriter, 2013)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013

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