Luigi Grechi - Pastore Di Nuvole cover album

Il direttore, che è sempre molto politically correct, dice che iniziare un disco con un brano che si intitola Eccolo Lo Stronzo non è proprio un’idea brillante… Ma questo è Luigi Grechi, prendere o lasciare: iconoclasta, un po’ ‘outlaw’ come quei personaggi del vecchio West che lui ama tanto e al di fuori di ogni regola di music biz o marketing strategico.
E come un classico Luigi Grechi è il suo nuovo disco, che lascia da parte certi sperimentalismi sonori che avevano un po’ fiaccato il suo ultimo CD.

Pastore Di Nuvole invece mostra una volta di più tutta l’enorme conoscenza del patrimonio musicale nordamericano, uno showcase di alta classe che sciorina con nonchalance atmosfere country, folk, qualche tocco di tex mex e un variegato profumo di bluegrass. Un disco che, se inciso da un Tom Russell o da un Peter Rowan (amici nonché punti di riferimento per Luigi) si acclamerebbe come un gioiello. Be’, immaginatelo in inglese perché brani come Supergatto o Stivali E Tequila sono davvero, in tal senso, gioiellini, mentre Il fuoco E La Danza non è altri che la versione in italiano (con sonorità à la Lanois) di Will The Circle Be Unbroken. C’è spazio anche per un rock di sapore southern, Digeridoo, con tanto di slide, e per una bella ballatona di sapore mediterraneo come 20 Gradi Sotto Zero, con la fisarmonica in primo piano.

Sony COL 511283 2 (Singer Songwriter, 2003)

Paolo Vites, fonte JAM n. 93, 2003

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