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Non lasciatevi assolutamente fuorviare dall’ implicazione gospel che com­pare alcune righe più in alto: siamo in presenza di un ottimo esempio di Texas country (in termini di supporto musi­cale) con testi christian-oriented. Da qui l’imprescindibile citazione di entrambi i generi.
Mack Taylor è un fervente cristiano nelle vene del quale scorrono insieme sangue e Texas. Ce ne dà un’indubbia dimostrazione nei corso di questo grande CD. Il title­ track è un divertente up-tempo che ripropone in generale la tradizione musicale texana con abbondanza di fiddle e steel-guitar, quindi il riferimento al genere western-swing è palese, Bob Wills è un’ispirazione più che lecita da citare. Blame It On Jesus ricorda indiscutibilmente il grande Hank Thompson ed i suoi Brazos Valley Boys, con quei tipicissimo lick che era considerato il suo marchio di fabbrica. Musicalmente siamo ancora in presenza di western-swing, mentre il testo è indirizzato agli insegnamenti del Vangelo.

Can’t Get Away With A Thing si rifà più o meno apertamente alla grande tradizione texana di coun­try-blues della prima metà degli anni ‘60. Anche l’uso di un improbabile sax non riesce a nascondere il riferimento ad uno dei mostri sacri del Texas country: Willie Nelson. I ripetuti ascolti del suo classico Night Life fanno sentire il loro (benefico) effetto sullo sviluppo dell’intero brano: eccellente. What Can I Say: shuffle sugli scudi ed il grande Johnny Bush, ‘the Texas Caruso’, salta immediatamente alla mente per le evidenti assonanze vocali. É inutile proseguire citando ogni brano del lavoro di Mack Taylor , avete ormai capito a cosa ci troviamo di fronte: un eccellente esempio di musica senza tempo, un sound leggermente retrò, se proprio volete, ma potrebbe essere anche un pregio. Per noi lo è.

BGM (1996)

Dino Della Casa, fonte Country Store n. 36, 1997

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