Terzo album per questo giovane songwriter texano (con ogni probabilità l’ultimo per un indipendente) che sembra crescere di lavoro in lavoro. Se Tales From The Couch… aveva stupito per la freschezza della proposta cantautorale, unita ad un incredibile maturità di autore ed interprete, Chili Pepper Sunset, il cui titolo è già in sé tutto un programma, lascia attoniti per le capacità di sintetizzare tanti mondi musicali.
Se il Texas è, come è stato scritto, la terra di tante terre, non vedo perché non debba essere possibile che i suoi abitanti possano esprimere una musica di tante musiche. La fusione a caldo di elementi del folklore locale, country e bluegrass su tutto, con l’irish ed il mex sound costituiscono in sé qualcosa di molto appetibile, se vi aggiungiamo un impareggiabile e delicato Texas honky-tonk style, ne esce una miscela country-folk-rock cui è difficile resistere.
Non bastasse tutto questo MDM ha il piglio di un giovane Jerry Jeff o Guy Clark con una visione musicale molto più ampia, cosa che i suoi stessi mèntori hanno raggiunto più in là con l’età.
Punti di forza, oltre alle citate e sublimi doti di autore ed interprete del protagonista, vanno ricercate nella produzione di Lloyd Maines, presente agli strumenti a corda insieme ai prigionieri del Cedar Creek Studio (Riley Osbourne, Terry Hendrix, Terry Gaddis..), nell’affiatato ensemble elettro-acustico dei Nuevo Tejas dove brilla il multiforme talento di David Bennett. Quest’ultimo, da solo, riesce a fare la differenza, grazie all’originale lavoro al violino, alle cornamuse ed ai whistles, in molti dei tredici brani di Chili Pepper Sunset.
Un attimo ci troviamo in Texas, quello dopo in Irlanda, scendiamo in Messico per ritrovarci, poco dopo, ancora a nord a ballare square dance, sognare con una ballata o bearci ai ritmi di country-rock senza tempo.
Blind Nello 50527 (Singer Songwriters, Traditional Country, Country Rock, 2000)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 35, 2000
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