Quarto lavoro discografico per la ventottenne cantante del Kansas assurta da qualche anno al rango di star nell’ambito della Country Music contemporanea di Nashville. Era il 1994 quando negli Stati Uniti spopolava un brano di Gretchen Peters magistralmente interpretato da Martina McBride che la portò al grande successo: Indipendence Day tratto dal suo secondo album The Way That I Am.
Da quel momento Martina ha ulteriormente affinato le sue grandi doti vocali e ha proposto una Country Music influenzata dal pop e con una spruzzata di musica nera.
Proprio in quest’ultimo album spicca una splendida Broken Wing con chiare influenze gospel.
In questo Evolution sono da citare quali punti di forza l’iniziale Happy Girl dove, grazie alla presenza di accordion e penny whistle, si avvicina a un certo folk irlandese, il duetto con Clint Black in Still Holdin’ On (presente anche nello splendido album di Clint), la trascinante I Don’t Want To See You Again e la soffice One Day You Will di Richard Leight, apprezzato autore di Nashville.
Altri importanti autori di Music City sono ripresi in quest’album: da Beth Nielsen Chapman a Bob Di Piero, da Matraca Berg a James House. Una proposta questa che è indirizzata in particolare a coloro che apprezzano cantanti come Mary Chapin Carpenter, l’ultima Kathy Mattea, Trisha Yearwood e le altre grandi voci femminili del panorama country.
Un disco che cresce ascolto dopo ascolto e che ci presenta una Martina McBride all’apice della maturità artistica anche grazie alla perfetta produzione di Paul Worley e James Stroud.
RCA 07863 67516-2 (New Country, 1997)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 43, 1998
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