Attivo sulle scene americane dalla seconda metà degli anni Sessanta, questo musicista esordirà giovanissimo con il gruppo del bluesman Robert Ealey ed avrà la possibilità di lavorare con molti grandi del blues e del rock tra cui John Lee Hooker e Memphis Slim.
Mason Ruffner non conoscerà però l’esordio discografico sino alla seconda metà degli anni Ottanta quando firmerà per la Columbia due albums prodotti rispettivamente da Rick Derringer, “Mason Ruffner” e da Dave Edmunds, “Gipsy Blood“.
Lavorerà, inoltre, con Daniel Lanois, Ringo Starr e Bob Dylan ma non avrà più opportunità soliste per diversi anni.
Trasferitosi ad Austin, Mason riprende a suonare blues come all’epoca dei suoi esordi texani e della permanenza a New Orleans.
Cantante-chitarrista di notevole spessore e buon autore, Mason Ruffner ritrova una possibilità a livello internazionale grazie all’olandese Provogue.
Accompagnato da un quartetto composto da Roddy Colonna, batteria, Jimmy Pettit, basso, Billy Young, tastiere, e Brad Edelman, voce, Mason firma un decoroso rientro tra rock e blues.
“Evolution” prosegue idealmente il discorso musicale interrotto da “Gipsy Blood“; con un Mason Ruffner meno legato al rock e più vicino agli schemi del rock-blues guitar hero.
Ed i fans di questo genere ritroveranno un personaggio a loro caro tornato ad esprimersi ad alti livelli anche se costretto ad operare con minori mezzi e possibilità rispetto al passato.
Ma Ruffner, facendo di necessità virtù, si autoproduce in modo impeccabile offrendoci un compact molto vario ed interessante confermandosi buon autore e chitarrista-cantante di personalità e mestiere.
Provogue PRD 70632 (Roots Rock, 1994)
Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n. 4, 1994