Matt Borrello rappresenta con garbo e vigore quella interessante scena indipendente che ha Boston, Massachussetts, come riferimento e che unisce canzone d’autore di estrazione folk, country music ma anche blues e ‘americana’.
Al secondo album all’attivo Matt ci consegna un’opera piacevolissima e ricca di spunti, decisamente varia e pervasa da una buona profondità di temi e di arrangiamenti. Accanto al protagonista, autore tra l’altro di tutti e undici i brani, ci sono i due produttori, Neale Eckstein e Steve Jagoda e una manciata di sideman che frequentano regolarmente gli ambienti roots bostoniani come Pat Wictor alla lap steel e Steve Latanision a violino, mandolino e pedal steel.
Il delicato arpeggio di chitarra acustica a cui subito si aggiunge una slide acustica e poi un soffuso drumming introduce la ottima Steady Rolling, tra folk e blues, una delle più interessanti composizioni del disco, Glimpse Of God è invece decisamente più rock, pulsante e grintosa con gli Stones in mente e un testo pungente e di protesta.
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda c’è poi Impulse And Obsession, un po’ più ‘bluesy’ e sporca, con una leggera ritmica reggae, Tear It Down che mantiene quel feeling rock mutuato dalla passione di Matt Borrello per R.E.M. e Bruce Springsteen, così come la seguente ballata Can’t Help But Wonder che ha nei geni certo rock degli anni settanta. When You Lose A Friend rimette l’anima folk in primo piano in una canzone dal forte sapore nostalgico e piena di commozione, Falcon Ridge, sempre acustica, omaggia uno dei migliori festival americani, il Falcon Ridge Folk Festival con le note di un blues ricco di pathos. Uno dei migliori momenti poi ci viene riservato in chiusura con una eccellente I’m A Rambler Now, un alternative country di ottima fattura e con una coda strumentale da ricordare.
Disco onesto e con una manciata di brani che sono assolutamente da incorniciare.
Matt Borrello/Trespass Music (Singer Songwriter, 2015)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2015
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