Meg Hutchinson - Beyond That cover album

Prima di parlare di Beyond That qualche nota biografica dell’Autrice.
Cresciuta nelle Berkshire Mountains del Massachussetts occidentale circondata da una natura bucolica e ispirata dalla musica di grandi songwriters come Greg Brown e Joni Mitchell e dalla poesia di T.S. Eliot, Robert Frost e William Butler Yeats tra gli altri, Meg Hutchinson si è poi trasferita a Boston diventando parte integrante di una delle più vibranti scene musicali americane.

Ben presto si è affermata grazie ad una notevolissima sensibilità musicale e lirica, incidendo due dischi intensi come Come Up Full nel 2009 e The Living Side l’anno seguente, entrambi per la rinomata label del Minnesota Red House Records.

Tre anni sono passati dal suo precedente album, tre anni in cui Meg Hutchinson si è in qualche modo ricaricata e ha trovato nuovi importanti stimoli. Grazie anche alla nitida produzione di Crit Harmon (già con Martin Sexton e Mary Gauthier), Meg ha confezionato un lavoro estremamente poetico e meditativo, con un uso continuo del piano e una efficace ricerca melodica. Beyond That presenta anche similitudini con la recente produzione di Mary Chapin Carpenter e di Shawn Colvin, due riferimenti che a mio parere emergono in molti momenti.

La sua filosofia, a livello musicale e di testi, è quella di un ritorno alle sensazioni semplici, allo ‘staccare la spina’ da una vita piena di stress e di nervosismi, guardando con occhi diversi la propria vita e i propri legami personali. Non avrebbe senso citare un titolo od un altro di questa eccellente selezione, tale è la continuità dei brani in un insieme che ha la forza espressiva di un concept album, un viaggio meditativo ed introspettivo che cresce ascolto dopo ascolto e ci consegna una cantante ed autrice degna di stare sullo stesso piano dei nomi citati in precedenza.

Red House RHR CD 270 (Singer Songwriter, 2013)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013

Ascolta l’album ora

Link amici

Comfort Festival 2024