Alla fine del ’93 era uscita per una piccola etichetta svizzera, la Lakeside, un live che vedeva riuniti i ‘leggendari’ (come modestamente si autodefiniscono) Meters insieme alla sezione fiati di James Brown, i J.B.Horns di Maceo Parker. Il live in questione catturava una esibizione tenutasi ad Aarburg, in Svizzera, nel Dicembre del 1991.
Esce a circa sei mesi di distanza Live At The Moonwalker, Second Helping che di quel concerto raccoglie i brani non inclusi nel primo CD.
Questa uscita dei Meters conferma quanto affermato in precedenza sul gruppo di New Orleans, senza peraltro aggiungere nulla di nuovo. I brani sono lunghi e dilatati e le parti strumentali sono decisamente preponderanti rispetto a quelle vocali nel sound dei Meters – J.B. Horns. Ma d’altro canto questi musicisti se lo possono permettere, vista la bravura e l’esperienza che si ritrovano.
Anche in questo caso, come già nel primo CD, i Meters dimostrano di essere fieri della loro storia e della loro terra, New Orleans. Tra autopresentazioni, autocitazioni e lunghi assoli il compact scorre in fretta, e le lunghe jam del gruppo non risultano mai autoindulgenti.
Tra i brani presenti in Live At The Moonwalker, Second Helping una citazione d’obbligo è per Cissy Strutt uno dei classici del gruppo, mentre particolarmente bella è Be My Lady, dove per una volta il funky lascia posto ad atmosfere più pacate e vicine al soul.
Per chi ha ascoltato ed apprezzato il primo volume di questo Live At The Moonwalker è inutile dilungarsi oltre, sa benissimo di che cosa si sta parlando, e non aspetterà certo questa recensione per comprare Second Helping.
Per gli altri non c’è che l’imbarazzo della scelta; o forse sarebbe meglio scegliere di non scegliere e procurarsi entrambi i volumi di questo live.
Lakeside Lake 2026 (Rhythm & Blues, Soul, 1994)
Gianni Sibilla, fonte Out Of Time n. 4, 1994