Un patrimonio artistico e storico di incalcolabile ricchezza di cui l’ancora acerba America può menar vanto: l’old time music, la musica popolare bianca sviluppatasi nel secolo XIX in Nord America, spinta oltremare dai flussi migratori dei coloni anglo-scoto-irlandesi, con le sacche gonfie di speranze e di fiddles tunes, messi in cammino da terre troppo avare. Dall’altra parte dell’oceano i monti balsamici e protettivi, il banjo a cinque corde e una musicalità autoctona già salda, pronta a fondersi e a dare vita nei decenni ad un genere nazionale e fortemente connotato.
Mike Seeger, classe 1933, fratello dei celebri Pete, Peggy e Penny, etnomusicologo, polistrumentista prestigioso (chitarra, banjo, fiddle, dobro, mandolino, auto-harp, armonica, scacciapensieri, pan-pipes)… venticinque albums di musica tradizionale sotto le dita, può essere legittimamente considerato per questo genere un eroe nazionale.
Infaticabile ricercatore sul campo di melodie perdute o di rare incisioni, già membro dei New Lost City Ramblers per vent’anni dal 1958, poi con gli Strange Creek Singers e la Bent Mountain Band, raccoglie in questo entusiasmante CD la crema di registrazioni effettuate lungo gli anni insieme ad artisti di preclaro valore. Nei ventitre brani Mike è sempre presente, compendiando con il suo eclettismo e la gamma degli strumenti le esibizioni dei suoi partners.
In Shaking Off The Acorns troviamo gli spumeggianti L-7s dai celtici archetti. Leaving Tennessee da un 45 giri degli anni ’50 è un pezzo magistrale proposto dal bouzouki di Tim O’Brien e dal banjo di Mike.
Maria Muldaur con David Grisman ci dà un’interpretazione sofferta, dal repertorio degli Stanley Bros. La splendida Only Remembered, raccolta nel ’27, illumina Jody Steecher e Kate Brislin alle chitarre con Mike al mandolino. Superba è Olabelle Reed nel cui banjo pulsa la storia del Sud. Profonda East Virginia Blues con il virtuoso mandolinista Ralph Stanley. Da Hazel Dickens e Tom Gray un pezzo dei Callahan Bros.
E’ la volta di Dylan in una Hollis Brown registrata nel ’93, cantata con il pathos degli ultimi CD acustici. Seeger lo aveva già accompagnato nella stessa song nel ’62 al Gerde’s. Se è inusuale il mouth-bow di Jimmie Driftwood, Deep Shady Grave vanta il dulcimer soave di Jean Ritchie, voce da empireo. Brano riesumato e completato con amore.
Etta Baker fra le più stimate strumentiste di otm (banjo), dialoga con il fiddle di Mike. Poi Tommy Jarrell anziano violinista, vate di schiere di fiddlers, James Leva, Carol Elizabeth Jones e David Winston in eccellenti melodie. Ancora Carol con Seeger in un pezzo di Lester Flatt e Bill Monroe con un magico autoharp ad incantarci. L’incontro con il fratello Pete nell’avvincente 900 Miles anticipa il prorompente cajun di Michael Doucet al fiddle e di Marc Savoy strumentista e costruttore di accordions. Mike con la sorella Peggy in I’m Going To The West, emozionante tributo all’otm. Ascoltiamo i blues di Tracy Schwarz e John Cohen, di John Jackson. Janette e Joe Carter sono gli eredi di una famiglia che è certo sui rami più alti dell’albero genealogico della musica popolare americana. Chiude Frog Heaven con Vivian Williams al fiddle e Phil Williams al mandolino.
Il buon Mike giganteggia e contribuisce degnamente all’impatto di una sequenza inebriante. Sono appassionate string bands, nocciolo della cultura degli States, pietra d’angolo della musica che da sempre amiamo.
Musica che non vuole luci abbaglianti, da inseguire, da scovare negli impervi, solitari recessi delle strade buie.
Rounder 0313 (Old Time Music, 1994)
Francesco Caltagirone, fonte Out Of Time n. 7, 1994
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