Mike West – Race That Train cover album

Only for fun! A cominciare dalle mura domestiche che hanno ospitato per la registrazione uno scatenato Mike West, sua moglie Myshkin e un’allegra banda di amici. Dietro i vetri c’è New Orleans con il suo eterno carnevale ed un pozzo senza fondo di suoni di matrici diverse.
Giunto al quarto disco, se si tiene conto del recente Encoline condiviso con Myshkin, l’australiano West ci travolge con la sua ondata di old time, di bluegrass, folk e blues e quant’altro contenga la sua fumigante pentola. Mandolino, fiddle e banjo sono gli strumenti base di questo spumeggiante album, il cui tempo è battuto da un energico basso tuba. Ironico e goliardico, West, la cui voce è accostabile a quella dello Steve Goodman più scanzonato, travolge con i suoi bei suoni debitori dell’old time appalachiano ma arricchiti da una caleidoscopica fantasia.
Se l’uso del wash-board sostiene l’ipotesi jug, viene concesso spazio anche a National steel guitar ed armonica, a complemento di una sarabanda di melodie celeri e brillanti, in cui gli strumenti a corda si aggrovigliano in una gara senza fine, accompagnati dal rustico canto di Mike, spesso in coro con Myshkin. Un solo momento rilassato, romantico: Cool, un brano in cui tutta la masnada tira il fiato per un momento, indicando atmosfere torpide, come fra pigre iguane, in un torrido plenilunio scorto dal porticato. Una canzone degna di un Guy Clark.
Poi riparte un carosello sfrenato, in cui il violino di Gina Forsyth, il banjo o le chitarre di Mike, il mandolino di Myskhin si scaraventano in frementi accelerazioni, in irrefrenabili strumentali, con l’icona di Doctor John o dei cugini Pogues nel cuore.
Ben suonato e coinvolgente, il nuovo disco di Mike West e della sua string band non ha velleità che non siano il divertimento puro e la gioia di fare musica insieme.

Binky 1011 (Singer Songwriter, Folk, 1998)

Francesco Caltagirone, fonte Out Of Time n. 29, 1998

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