Vincitore due volte dell’Austin Music Awards negli anni ottanta con due bands differenti, Monte Warden non ha conosciuto fortuna né con gli Whoa Trigger. rockabilly revival, né con i Wagoneers, new-country. La Watermelon si trova ora tra le mani il talento maturo di un personaggio capace di muoversi con saggezza tra country e rock & roll.
Cresciuto anche come autore, Patti Loveless, Kelly Willis e Toni Pace hanno di recente raccolto i frutti della sua penna, Monte è stato definito dall’Austin Chronicle per le sue apparizioni live: “uno che mostra il fascino di Elvis unito alla sincerità di Buddy Holly, tenendosi lontano dai canoni Nashvilhani”. Logico quindi che la sua prova solista susciti curiosità ed interesse.
Accompagnato e co-prodotto da Mas Palermo, batteria, Brad Fordham, basso e da Brent Wilson, già sua chitarra solista anche nei Wagoneers, Monte firma un CD vario e solido come da tempo non ascoltavamo.
Monte Warden non è l’ennesimo giovanotto di bell’aspetto con una chitarra in mano che ci affrettiamo ad etichettare come nuovo country: la sua musica ha ben altro spessore, è egli una sorta di Buddy Holly con un impagabile honky-tonk feeling. Un cantautore in grado di esprimersi “in the finest Texas tradition”, e definire la sua musica new-country Texas rock & roll o Western-beat non ha senso senza tener conto dello spirito dell’autore capace di esprimerlo attaraverso sentimenti veri e profondi e, come lui stesso tiene a sottolineare, provenienti dal profondo del cuore.
Le sue songs hanno un’aurea di nostalgia ed un non celato romanticismo, ma il suo rock rimane gradevole ed accattivante perché vero e autentico sia quando si stempera in country-ballads che quando evoca i grandi del rock del passato.
Pochi ma centrati gli ospiti: i Floyd Domino e Nick Connolly e la voce ‘stellare’ di Kelly Willis su tutti, che contribuiscono a rendere ancor più gradevole un CD costruito su una ricetta antica che a molti figli del Texas sembra familiare.
Watermelon CD 1015 (Singer Songwriter, 1993)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 1, 1993