Nel loro album d’esordio i Mount Pilot catalizzano le influenze più diverse della musica americana come country, rock, blues, bluegrass, swing e folk in sonorità che oggi sono molto gradite dal pubblico del rock alternativo. Formatisi nel ’94 in una piccola città vicino a Chicago, i Mount Pilot erano originariamente un duo acustico composto dai chitarristi Matt Weber e Jon Williams, ambedue originari dell’Ohio. Lo stile flat-picking di Jon, derivato da stilisti bluegrass quali Tony Rice e Doc Watson, ben si bilanciava con il finger-picking di Matt Weber, ispirato da Merle Travis. Ben presto il duo, che si avvaleva di un bel repertorio composto in gran parte da Weber, decideva di cercarsi una sezione ritmica. Trovavano il loro ideale, ricco di pulsante swing, in due texani trasferitisi al nord per studiare alla Morthwestern University: Kevin O’Donnell, batteria, e Chris Grady, basso.
I quattro, dopo il necessario rodaggio, decidono di mandare un demo a John Keane (R.E.M., Cowboy Junkies, Widespread Panie) che li chiama ad Athens per registrare il loro primo album, impressionato dalla musicalità del gruppo, dal bel songwriting e dalla coesione del loro sound, non solo li aiuta a produrre ma gli fa da ingegnere in Help Wanted….
La musica e le canzoni dei Mount Pilot impressionano realmente per l’eterogeneo sub strato cultural-musicale che lasciano intravedere, realizzato inoltre con belle e compiute sonorità elettro-acustiche.
L’unione di tanti generi, dalle ballads al rock & roll, dal country al più intrigante jam-sound, viene catalizzato da un grande senso per lo swing che caratterizza il loro personale stile. Non l’ennesimo country-roots sound, ma qualcosa di più sofisticato, musicalmente ricercato, realmente impressionante che vi consiglio di scoprire.
Doolittle DR7029 (Country Rock, 1997)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 26, 1998
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