Nancy Moore deve ritenersi molto fortunata, non capita tutti i giorni che uno come Tom T. Hall creda di aver scoperto un giovane di un talento tale da convincerlo ad impiegarsi in tutti i sensi per portarlo alla ribalta.
Questo é ciò che ha fatto Tom e la moglie Dixie; hanno scritto tutte e dodici le canzoni di Local Flowers, lo hanno prodotto, arrangiato i pezzi e per registrarli hanno chiamato al lavoro gente come Scott Vestal (banjo), Robert Bowlin (fiddle), Ronnie McCoury (mandolino), Mike Bub (contrabbasso), Bobby All (chitarra), Charlie McCoy (armonica), Rob Ickes (dobro) e Denise All & Terry Eldredge (cori).
La ragazza, giovanissima, pur non potendo contare su di una grande estensione vocale, é brava e promettente. Detto questo, lasciatemi però aggiungere che non riesco ad individuare in lei quelle grandi motivazioni che hanno spostato i colossi di cui sopra.
Forse é bene che il sottoscritto attenda un suo secondo lavoro, questa volta autogestito, e vada a riascoltarsi opere prime di ragazzini/e che in seguito si sono rivelati scommesse vinte, giusto per fare un paragone.
Le canzoni mediamente sono buone, melodie spesso forse un pochettino banali ma certo arricchite dal prezioso contributo dei musicisti coinvolti. Per dirla tutta, il lavoro all’ascolto risulta un po’ noioso e ciò, ahimè, deve essere attribuito proprio alle canzoni. Spiace dirlo perché in questo caso si punta il dito contro una delle coppie d’autori più (giustamente) importanti d’America.
Pinecastle PRC-1092 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 1999)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 59, 2001