In rigoroso ordine sparso per posizione geografica, generi trattati e presenza sul campo, continuiamo la segnalazione dei promoter. In questa rubrica dedicata agli appassionati di musica che si sono trasformati in promoter professionisti, intendiamo rendere omaggio a chi per amore della buona musica cerca di far girare anche in Italia nuove band che popolano il sottobosco, l’underground, artisti di spessore pronti a farsi conoscere ma anche formazioni cult rimaste ai margini del grande music business, ancora oggi fedelissime a ciò che proponevano nel loro passato remoto. Flamin’ Groovies, Long Ryders, Dictators, Blasters, Barracudas, Andre Williams, Queers.. solo per citare alcuni dei nomi storici del rock’n’roll, power pop, del punk e del garage. Questi nomi, insieme a tanti altri che troverete nel sito, fanno parte della proposta di Otis Tours.
“Si inizia per caso, quasi per gioco, ma presto si scopre che non si può più farne a meno. Anche se le difficoltà sono tante, il gusto di organizzare un bel concerto può ripagare di mille sforzi o delusioni. Così, da ‘uno ogni tanto’ si passa a ‘uno ogni mese’, da lì all’intera programmazione di un locale. Questa la nostra gavetta comune, dietro il palco, e non solo”. Così raccontano Franz e Diego di Otis Tours, un’agenzia di booking e management attiva dal 2010 che oggi gode di contatti internazionali, che organizza tour in Italia e in tutta Europa per band italiane e straniere.
“In questi 5 anni siamo cresciuti investendo il più possibile sulla qualità del servizio, e sulla reputazione (il “word of mouth” è ancora la miglior pubblicità, in certi circuiti musicali). Siamo una delle pochissime agenzie in Europa ad avere a disposizione un proprio van e una backline (amplificatori, strumenti…) sempre più completa. L’obiettivo è quello di poter fornire ai gruppi non solo un servizio di booking, ma un’assistenza a tutto tondo. Lavoriamo ‘in prima linea’, come tour manager, roadie e all’occorrenza al merchandising. Il rapporto diretto, ed in prima persona è quello che ci contraddistingue.”
E la scelta delle band? “Cerchiamo di costruire un roster che sia un mix tra vecchio e nuovo. Band ‘storiche’ con le quali siamo cresciuti musicalmente e giovani promesse da far crescere”.
E per complicarsi la vita, hanno deciso anche di fondare un’etichetta discografica… “Saltuariamente facciamo uscire vinili di band che lavorano con noi, un po’ per sfizio, un po’ per supportarli ulteriormente. L’ultima uscita è il nuovo singolo 7” dei Dictators NYC”.
Hai detto niente!
Maurizio Faulisi, fonte Chop & Roll n. 24, 2016