Un disco che richiede un certo numero di ascolti prima di poter essere valutato nella giusta misura. Le aspettative che si creano su un lavoro di due musicisti così diversi rischiano di compromettere a priori il giudizio finale.
Il connubio è insolito ma sembra reggere magnificamente alle critiche affrettate. Il comune denominatore di due chitarristi, per altri versi molto diversi, è l’interesse ed il gusto per un certo tipo di country music tradizionale, che potremmo definire ‘back-porch’. In una atmosfera rilassata, lontani da virtuosismi fini a se stessi e da acrobazie strumentali fuori posto, lo sguardo rivolto ad un buon vecchio sound ed a classici fiddle-tunes, Norman Blake e Tony Rice ci fanno vivere quaranta minuti di piacevole musica.
Certo, il tocco meccanico e piatto di Blake contrasta con le ricercatezze e le finezze di Rice, così come la voce di quest’ultimo prevale per intensità su quella meno espressiva di Blake, ma forse proprio da queste differenze nasce la gradevolezza del risultato.
Scorrendo i titoli dei brani ci si può meravigliare nel leggere triti e ritriti Blackberry Blossom, Lost lndian e Salt Creek, ma all’ascolto il risultato è sorprendentemente vivo.
L’immediatezza dei brani è in gran parte dovuta all’incisione fatta direttamente su un due tracce.
Partecipano sporadicamente Nancy Blake a cello e mandolino e Mark Schatz al basso oltre al buon vecchio Watson nelle tre fiddle tunes sopra menzionate. Meno convincenti sembrano le composizioni di Blake, del quale sono peraltro molto godibili la suggestiva Lincoln’s Funeral Train e la frizzante versione di D-18 (Thank you, Mr. Martin), un elogio a Mister Martin ed alle sue chitarre.
Rounder CD-0266 (Country Acustico, Old Time Music, Bluegrass Tradizionale, 1988)
Mariano De Simone, fonte Country Store n. 9, 1991
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