North Fork Rounders - The Mountain Whippoorwill cover album

Il testo originale di The Mountain Whippoorwill o How Hillbilly Jim Won The Great Fiddler’s Prize (A Georgia Romance) venne pubblicato per la prima volta nel marzo del 1925 sul Century Magazine alle pagine 635-639. L’autore, il poeta e narratore americano Stephen Vincent Benet (1898-1943), si ispirò nel comporlo alla notizia riportata sul New York Times nel 1924, e ripresa poi dal Literary Digest, che uno sconosciuto georgiano, tale Markus Lowe Stokes (l’hillbilly Jim del poema), aveva vinto in quell’anno la National Fiddling Convention di Atlanta, una delle prime (1913) e senza dubbio la più importante tra quelle tenute annualmente nel sud degli Stati Uniti.

Due brevi parole sul musicista a beneficio degli interessati. Lowe Stokes divenne più tardi uno dei cinque fiddlers (con Gid Tanner, Clayton McMichen, Bert Layne e Bill Helms) che insieme o a turno militarono nella popolare string band degli Skillet Lickers, anche se il suo nome non comparve quasi mai sull’etichetta dei dischi del gruppo (il suo long bow style era comunque inequivocabile). Purtroppo il giorno del Natale del 1931, mentre cercava di aiutare il fratello coinvolto in una rissa, Stokes venne colpito da un colpo di fucile che gli spappolò la mano destra in seguito amputatagli.
Bert Layne ed altri amici gli costruirono allora un arto artificiale con cui poter maneggiare di nuovo l’archetto. Nonostante la grave menomazione, Stokes non si perse d’animo e riprese l’attività raccogliendo intorno a sé due notevoli formazioni, i North Georgians (Columbia) ed i Pot Likers (Brunswick), riuscendo persino a riconquistare qualche anno dopo il primo premio nella celebre convention esibendosi davanti alla giuria nascosto dietro una tenda.

Il mountain whippoorwill è il caprimulgo di montagna (un passeraceo notturno ed insettivoro altrimenti chiamato succiacapre, boccalone e nottolone), nel quale si identifica il violinista montano, rozzo e selvatico, capace però di trascinare l’uditorio con la forza irresistibile del suo fiddle e delle sue selvagge melodie.
L’opera di Benet, scritta pochi anni prima de L’esecuzione Di John Brown (1928), il poema storico che lo rese famoso, rappresenta la rivincita del musicista rurale, in possesso di uno stile schietto ed istintivo scaturito dal continuo contatto fisico con la natura vergine primitiva del suo ambiente, sul musicista urbano freddo, affettato ed accademico. Più in generale è la rivincita della musica tradizionale e popolare per violino, da sempre considerata ignorante, di poco conto e addirittura di ispirazione infernale, sulla musica cosiddetta colta, intellettuale, blasonata, favorita dalla cultura dominante e dalla borghesia illuminata.

Allo stesso tempo vuoi essere un inno epico e definitivo alla fiddler’s convention, al suo mondo, allo spirito che l’anima ed a ciò che simboleggia per la gente del sud. Risulta certo emblematica a tale proposito la memorabile gara, chiamata dai contemporanei War Of The Roses, disputatasi nel 1886 in Tennessee tra i due fratelli Robert ed Alfred Taylor, entrambi violinisti, per accaparrarsi il maggior numero di voti durante la campagna elettorale per la candidatura a governatore dello Stato. Benet mostra di saper cogliere gli aspetti, le figure e le macchiette caratteristiche con una capacità descrittiva a rapida presa sul lettore e fondata in larghissima parte sull’iperbole, l’esagerazione, il paradosso, l’inimmaginabile, l’impresa sovrumana ed il gesto plateale.
Ingredienti tipici di quell’umorismo d’effetto, al 100% popolare ed al 100% americano, che ha prodotto i vari folk heroes più o meno leggendari, ognuno costruito a misura di un’epoca (e molto spesso ritratto con i lineamenti somatici e l’indole peculiari della gente dello Stato di provenienza) come Davy Crockett, Mike Fink, Sam Patch, John Henry, Jesse James, Paul Bunyan, Gib Morgan, Johnny Appleseed, etc etc fino a Superman.

Nel poema tutti i personaggi si susseguono uno dopo l’altro tratteggiati con poche incisive pennellate che ne scoprono e mettono a nudo pregi e difetti. Hillbilly Jim, per esempio, è una creatura squisitamente montana: timido ed audace, vergognoso e sfacciato, diffidente e sicuro di sé. Diventa una forza della natura quando imbraccia lo strumento e scatena il finimondo usando il fiddle come un prolungamento della propria personalità, o meglio, come il portavoce del suo mondo.
Nessuno riesce a trattenersi dal ballare alla sua musica provocante, sensuale, aggressiva, ipnotizzante, al suono talmente presente e palpabile da creare quasi la netta sensazione di odorare il grano montano o il lauro selvatico, e di ascoltare il fruscio dello scoiattolo sul pino o lo stormire del piccolo whippoorwill. La scelta di parole composte ed espressioni tratte dal vocabolario rurale, come cockle-burs, corn-likers, breshwood-laurel oppure yaller-toothy grin, sashay now on, ir makes yuh skeered. etc, aiutano altresì il lettore ad entrare nell’atmosfera del poema fornendogli la chiave giusta per interpretarlo e soprattutto per riviverlo.

The Mountain Whippoorwill non è infatti la semplice descrizione romanzata di un’ideale convention di mezzo secolo fa, ma la cronaca viva che si rinnova ogni anno in ogni angolo degli Stati Uniti dove risuonano le note dello “strumento capace di sollecitare l’orecchio umano mediante l’attrito prodotto dalla coda di un cavallo sulle interiora di un gatto!”.
Nell’agosto del 1978 Bill Stevens dei North Fork Rounders, una string band dell’Ohio, musicò (omettendo alcune parti) il testo poema di Benet composto in distici a rima baciata e quartine a rima alternata. L’intero lavoro, della durata di circa venti minuti, venne eseguito in pubblico l’11 ottobre alla Denison University riscuotendo un enorme successo. I Rounders lo incisero il giorno dopo negli studi Owl di Columbus (Ohio) con la seguente formazione: Bill Stevens (fiddle e banjo), Les Powers (banjo e fiddle), Craig Wales (chitarra) e Mike Hopper (contrabbasso e fiddle). La suite, completamente originale eccetto i tre tradizionali Turkey In The Straw (pezzo forte di Big Tom Sargent nel poema), Hell Broke Loose In Georgia (brano utilizzato da Hillbilly Jim per la sua prestazione) e Cotton Patch (il finale), si compone di dieci movimenti che puntualizzano efficacemente tutta la vicenda momento per momento:

1) Introduzione, solitudine montana e presentazione del protagonista / fiddle solista e voce (lonesome sound)
2) Fiera di Essex, ultimi preparativi per la convention / chitarra e voce (ballata narrativa)
3) Hillbilly Jim lancia la sfida / tre fiddles e voce, poi chitarra e voce (fiddle-tune con interventi vocali e canzone narrativa)
4) Big Tom Sargent / chitarra e voce, poi la band al completo (brano per string band)
5) Little Jimmy Weezer e gli altri violinisti / band e voce (idem)
6) Old Dan Wheeling / band, voce solista e coro (idem)
7) Hillbilly Jim prima dell’esibizione / voce solista (lonesome sound)
8) Hillbilly Jim sul palco / fiddle e voce, poi la band (fiddle-tune in crescendo, string band music)
9) Hillbilly Jim termina l’esibizione / voce solista e coro (call-response, gospel)
10) “E fu allora che il fragore della folla cominciò” / fiddle e chitarra, poi la band (string band music)

Da notare come la scelta della strumentazione e delle voci sia sempre alquanto opportuna, giustificata e caratterizzante. Del resto i North Fork Rounders si rivelano ottimi musicisti ed eccellenti interpreti nelle parti vocali dove hanno saputo valorizzare al massimo la vivace, e non facile, composizione di Benet. In particolare vanno sottolineati i passaggi dei tre violini che eseguono la stessa melodia in differente tonalità dando l’impressione di ascoltare una moltitudine di violinisti durante l’esibizione di Old Dan Wheeling, i duetti tra fiddle e clawhammer banjo, e l’atletica chitarra saltellante qui e là sui bass runs (una prerogativa del gruppo). Qualche perplessità lascia invece il contrabbasso (noioso o quanto meno inutile) che troppo spesso sembra appesantire il tutto.

The Mountain Whippoorwill (Owl-19795) occupa una sola facciata del disco mentre l’altra è dedicata a Carolyn e Billy Stevens. Il testo del poema di Benet non è contenuto nell’album e la mia fonte risale ad un vecchio numero della rivista The Devil’s Box (settembre 1969) che lo riporta integralmente. Hell Broke Loose In Georgia! Come Hillbilly Jim vinse il premio per il miglior violinista

Sulle montagne si è sempre soli
(Un soffice vento soffia tra le pianticelle di parara dolce)
Sulle montagne anche un bambino è sempre solo
(I whippoorwills cantano là dove la natura diventa selvaggia)
Sulle montagne avvolte dalla nebbia
Ogni cosa è pigra come un vecchio cane da caccia
Sono nato sulle montagne, non ho mai voluto allevare un animale
Non ho mai preteso niente e non ho mai voluto niente
Sono nato sulle montagne, nato in solitudine
Sono cresciuto correndo vestito di stracci tra il loglio selvatico ed il grano
Non ho mai conosciuto mio padre, forse non lo incontrerò mai
Penso fosse un fiddle costruito con il legno di un alloro montano
Non ho mai avuto una madre che mi insegnasse le belle maniere
Penso fosse un whippoorwill vagante tra gli alberi
Non ho mai avuto un fratello, né un paio di calzoni in buone condizioni
Però quando imparai a suonare il violino, chissà come, voi imparaste a danzare!

Ascoltate il mio fiddle
È una cosa dell’altro mondo, dell’altro mondo!
Sentite i ranocchi gracidare, caraffa di rum, caraffa di rum… (1)
Ascoltate nell’aria il whippoorwill che vola solitario
E vi racconterò quanto ho viaggiato per giungere alla Fiera di Essex

Ad Essex si svolge un’incredibile fiera
Tutti i più abili fiddlers del Sud si radunano là
I gomiti si agitano per sfregare gli archetti con la pece greca (3)
Per la prima gara tra i violinisti della Georgia Old Dan Wheeling
con la punta dei baffi fin dentro le orecchie
Re dei violinisti per quasi vent’anni
Big Tom Sargent dai grandi occhi blu
E Little Jimmy Weezer capace di far piangere un fiddle (4)

Tutti si misero a sedere in cerchio, sputando in alto e pavoneggiandosi
(Ascolta, piccolo Whippoorwill, aguzza la vista!)
Accordano gli strumenti finché i giudici non chiamarono il pubblico
Loro che già meritavano innumerevoli ovazioni vincendo i premi più ambiti

Tutti stavano aspettando il primo strimpellio
Quando improvvisamente si presentò un ostacolo: io, Hillbilly Jim!
Inchinandomi davanti alla giuria ed al resto della folla
Cavai un dollaro d’argento da una delle mie tasche
Lo buttai sulla tavola esclami: “Questo è il mio primo biglietto d’invito!
E renderò la vita difficile a chi tenterà di battermi!”
Old Dan Wheeling scoppiò a ridere a crepapelle
Little Jimmy Weezer disse: “È un dollaro perso!”
Big Tom Sargent sogghignò mettendo a nudo i suoi denti ingialliti
Ma io nascosi il mio piccolo whippoorwill proprio sotto il mento

Big Tom Sargent fu il primo della serie
Col violino poteva far scappare tutte le cimici da una pianta di patate (5)
Far cascar giù un opossum da un albero alto un miglio
e tirare su una balena dal profondo del mare
Avreste dovuto sentire le mani che applaudivano fino a sanguinare
Quando completò le variazioni di Turkey In The Straw

Little Jimmy Weezer venne appena dopo
Era in grado di suonare per tutto il giorno e la notte
Col suo fiddle poteva fondere il ghiaccio e gelare la febbre
Persino far scorrere le note come un fiume in pianura
Avrebbe potuto far cantare il fiddle come una donna innamorata
E la gente lo accolse con uno scroscio di applausi

Poi vennero i violinisti ordinari
I faciloni ed i mediocri
Si divisero equamente la loro parte di applausi
E tornarono a sedere bevendo qualche altro bicchiere
Il pubblico era ormai stanco del loro inutile bisticciare
Quando in mezzo al palco si fece avanti Old Dan Wheeling

Egli suonò alto e basso
(Ascolta, piccolo whippoorwill, puoi spiegare finalmente le tue ali!)
Suonò il violino con un archetto di ciliegio (Old Dan Wheeling aveva il miele nelle corde)

Imitò il vento nelle notti di luna
Con la più armoniosa melodia mai sentita
Cominciò come un fantasma, silenziosamente
E terminò che sembrava una moltitudine di violinisti
Sviolinò a nord e sviolinò a sud
Tanto da farti sentire il cuore in gola (6)
Sviolinò qui e sviolinò là
Elargendo salvezza per ogni dove

Quando ebbe finito la folla si sciolse
(Whippoorwill, piango sul tuo seno)
lo rimasi seduto domandandomi: “A che serve suonare adesso?”

Ma balzai sù audace e presi l’archetto
Ed il fiddle si accomodò all’istante sulla mia spalla
Nessuno mi poteva fermare
Ma ero solo quando mi alzai
Sulle montagne ciò ti dà ancora più coraggio
Là dove riposa il Padre Eterno dalla grande barba bianca
Ho ascoltato il fruscio dello scoiattolo sul pino
Ed il respiro della terra durante le notti interminabili
Gli altri hanno suonato la rosa e la spina
Ma non il lauro selvatico
Hanno suonato forte e piano
Ma mai il piccolo whippoorwill

Cominciai con un dump-diddle-dump
(Oh, l’inferno è arrivato in Georgia!) (7)
L’umile cavolo cresce presso la radice del nobile albero della gomma
(Whippoorwill, stai cantando ora!)

Oh, le danze della Georgia sono le più indiavolate
Le migliori che voi abbiate mai ballato
Vi consumano troppo spesso la suola delle scarpe
Perché l’inferno si è trasferito qui in Georgia
Mia madre era un impertinente whippoorwill
Mio padre uno scansafatiche
Ma io sotto questa nuova camicia nascondo l’inferno
E renderò pazza tutta quanta la Georgia col mio fiddle
Fate dondolare i vostri partners su e giù per la vita!
Forza adesso, ascoltate questo fiddle!

Le frittelle stanno friggendo sulla rossa griglia infuocata
Ed ecco l’inferno
Ecco l’inferno
Fuoco sulle montagne, serpenti nell’erba
Satana sta arrivando qui, perdiana, fatelo passare!
Vieni Mosè, libera il mio popolo
Con una danza attraverso il vecchio Mar Rosso!
Giona sta seduto sul ramo di un castagno
Salta su una balena – dov’è il vostro profeta adesso?
Coniglio sulla pezza di lana, opossum nella pentola
Tento di fermare il mio fiddle, ma lui non vuole fermarsi!
Whippoorwill stai cantando come non hai fatto mai
Whippoorwill stai gridando dai cespugli che ardono
Whippoorwill stai piangendo sulla porta della stalla
Canta questa notte come non hai fatto mai
L’inferno è giunto come una valanga
Canta finché esca oro dalla tua bocca
L’inferno si distende per cinquanta miglia intorno
Ferma la tua musica se non canti
Canta sulle montagne, piccolo whippoorwill
Canta alle vallate e beffeggiale dall’alto di una collina
Perché io sto volteggiando come una penna cascata da un’aquila
L’inferno è arrivato
L’inferno è arrivato
Ecco l’inferno in Georgia (8)

La gente non disse una parola quando smisi di suonare
(Whippoorwill, non puoi più cantare)
Ma da qualche parte spuntò l’alba
(Oh, whippoorwill di montagna!)

 Ed io pensai: “Ho suonato tutta la notte ed ho perso
Sei un buon hillbilly ma ti hanno battuto”
Così andai a congratularmi con vecchio Dan
Ma lui mise il suo fiddle nelle mie mani…
E fu allora che il fragore della folla cominciò.

Note alla traduzione:
1) Esclamazioni non sense usate di frequente dai violinisti per sottolineare dei passaggi musicali particolari (c/o georgiani Skillet Lickers, Earl Johnson, Bill Chitwood etc).
3) I crini di cavallo tesi nell’archetto del violino devono essere sfregati con questa sostanza (chiamata anche colofonia) per poter rendere il suono delle corde.
4) I nomi dei violinisti sono frutto di fantasia. Old Dan Wheeling si riferisce probabilmente a Fiddlin John Carson, cinquantaseienne all’epoca della presente convention e dominatore incontrastato delle precedenti edizioni.
5) Questa ed altre forme verbali (cascar giù, tirar su, etc) nel testo in inglese sono sempre rese con to fiddle (suonare il violino).
6) He fiddled the heart rightout of yore mouth, nel testo.
7) Hell Broke Loose In Georgia è un popolare fiddle-tune (esistono almeno tre varianti con lo stesso titolo nella tradizione musicale nordamericana). La sua origine risale agli anni della gold rush in Georgia (1830 e seguenti) ed alla relativa cacciata degli indiani Cherokees dal territorio.
8) Le ultime 27 righe contengono diversi titoli di fiddle-tunes e singole frasi tratte da brani tradizionali e da gospels, prive quindi di senso compiuto (Fire On The Mountain, Go Down Moses, Rabbit In The Pea-Patch, etc). L’autore ha voluto rendere in questo modo il crescendo vertiginoso della prova di Hillbilly Jim. È un efficace e consumato accorgimento letterario che del resto ricorda molto da vicino (e certamente ha ispirato) quella particolare tecnica cinematografica dove una incalzante colonna sonora richiama insieme rapidissimamente le note ed i temi di motivi musicali famosi.

Owl 19795 (Old Time Music, 1978)

Pierangelo Valenti, fonte Mucchio Selvaggio n. 36, 1980

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