Dietro al nome Ocean Carolina si ‘cela’ la figura di Michael Simone, frontman e autore del materiale proposto dal quintetto giunto al secondo sforzo discografico dopo il debutto intitolato All The Way Home. Musicista sensibile e fortemente influenzato dal movimento ‘americana’ che dagli novanta ha espresso attraverso nomi come Ryan Adams, Jayhawks, Wilco, American Music Club e molti altri, un felice connubio tra le radici country e folk e sonorità più rock e talvolta pop, Michael Simone si è attorniato di musicisti esperti e malleabili che hanno collaborato con artisti di indubbia fama, da Tony Leone, già batterista con Levon Helm, Phil Lesh e Chris Robinson Brotherhood a Jon Graboff, qui in veste di produttore e chitarrista (in passato con Ryan Adams, Willie Nelson e Noel Gallagher), passando per l’amico di lunga data Alex Cox al basso, Dave Wanamaker alla chitarra elettrica e l’altro chitarrista Chris Buckle.
Maudlin Days è un insieme di godibilissime ballate e midtempo dal forte ed evocativo sapore ‘agreste’, sempre in bilico tra un certo country-rock (non mancano i riferimenti alle ballate dei primi Eagles) e atmosfere rarefatte dai colori tenui e leggeri, strutturate con grande eleganza e genuino coinvolgimento da un musicista certamente derivativo ma sincero e profondo nelle sue esternazioni.
Michael Simone ci porta per mano in un mondo le cui connotazioni sono pregne di poesia, arte e grazia, mai sopra le righe. If It Burns Out Bright, primo singolo scelto per promuovere il disco e poi titoli come All I Can Do, Words, l’acustica Don’t Carry On, la più corposa Little Things e la pregevole ballata Yer Feet sono a mio parere i momenti che meritano più di altri di essere sottolineati, pur in un contesto di grande coesione.
Certamente dedicato a chi predilige melodie gentili e bucoliche, interpretate con estrema bravura e sentimento.
Old Hand 035 (Roots Rock, 2015)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2015
Ascolta l’album ora