Secondo capitolo della storia di uno sconosciuto, ma bravo cantautore texano, dopo il folgorante disco d’esordio General Store Owen conferma il suo talento con un ottimo album, che sicuramente non deluderà tutti gli amanti di cose texane.
Il cd è prodotto ancora una volta dal fuoriclasse Lloyd Maines che al solito suona anche una miriade di strumenti a corda pedal steel, dobro, mandolin, acoustic electric guitar, questo dischetto è texano fino al midollo, è impossibile ascoltarlo senza pensare alle solitarie strade in mezzo al deserto e ai meravigliosi paesaggi del west americano.
Rispetto al disco d’esordio Passing Trough è meno cantautorale e più country, ma a noi questo non dispiace affatto, fra i dodici brani per circa quaranta minuti di musica mi piace ricordare l’iniziale Downtown canzone dall’andamento pacato con un ritornello irresistibile immediatamente memorizzabile, io stesso mi sono sorpreso a canticchiarlo assai spesso.
Si prosegue con Driving Myself Crazy canzone un po’ rock allegra e molto mossa, impossibile non menzionare le bellissime Can’t Keep My Mind Off Of You dolcissima canzone dotata di un pregevole lavoro di pedal steel e del soffice controcanto di terri Hendrix che accompagnano la voce matura del protagonista e Lights Of Town brano impreziosito dall’accordion un po’ mexican di Bukka Allen.
Open Window è una malinconica ballad che narra di amori infelici e sfortunati, è uno di quei motivi tipicamente texani che hanno fatto giustamente la leggenda di questo stato e poi ancora Long Gone Daddy di Hank Williams unica cover dell’album e per finire due splendide e pure country songs House Of Cards e Passing Trough dall’andamento medio-lento sostenute da una pedal steel sobria, discreta, mai invadente che valorizza la voce perfetta per questa musica del nostro Owen.
Owen Temple non diventerà mai ricco e famoso con i suoi album, ma è un vero amico su cui contare, non un personaggio fasullo come quei bellimbusti con la faccia da fighetti che spesso ci propinano le majors.
El Paisano 0176 (Singer Songwriter, 2002)
Ivano Ziglioli, fonte Country Store n. 65, 2002
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