Dopo quasi vent’anni di onorata carriera, i Paladins ritornano con un nuovo lavoro che rinverdisce i fasti di questa band, tra i pionieri della new wave rockabilly che faceva capo a loro, ai Blasters ed agli Stray Cats, agli inizi degli anni ’80. Originariamente un trio, con la classica line-up chitarra, basso acustico e batteria, i Paladins un trio sono rimasti, e, fatto alquanto raro nel mondo del rock, la loro formazione è rimasta la stessa degli inizi per due terzi, ovvero il mitico Dave Gonzales alla chitarra e voce ed il bassista Thomas Yearsley, con il nuovo arrivato Brian Fahey alla batteria.
Palvoline No. 7 è dedicato a Sandra Rosas, la moglie scomparsa di Cesar Rosas dei Los Lobos, di cui i Paladins sono molto amici. Tutti gli albums dei Nostri hanno visto la partecipazione di illustri ospiti, come i già citati Los Lobos e Dave Alvin, ed anche Palvoline No. 7 non fa eccezione, con un nugolo di musicisti che li affiancano in questa nuova avventura.
Originariamente il sound dei Paladins non era proprio rockabilly puro, perché soventi erano le divagazioni nel campo del rock e delle ballate stile ‘americana’. In questo nuovo CD, se si fa eccezione per Gone, una ballad dal sapore texano cantautorale, le altre undici canzoni ripercorrono le strade rockabilly di un tempo, quelle che resero famose Brian Setzer e soci.
Ecco che, in canzoni come How Long You Gonna Tease Me, You Make It They Take It, Long Way To Town, Goin’ To The City, Tore Up o When I Found You, i Nostri si scatenano con i loro ritmi vigorosi ed una carica emotiva degna di un gruppo di ragazzini agli inizi. Dave Gonzales è un maestro nell’interpretare questo genere musicale, e, la sua chitarra scorre via veloce, facendo il verso a Link Wray, agli Shadows ed a Eddie Cochran, suo principale ispiratore. Decisamente grande.
Ruf 1065 (Rockabilly, 2001)
Fabio Nosotti, fonte Out Of Time n. 39, 2002