Peter Rowan - Dust Bowl Children cover album

Chi ha assistito a concerti di Rowan non ha potuto non cogliere lo spessore del personaggio: in grado di tenere il palco anche in situazioni oggettivamente difficili senza concessioni di comodo, in grado di coinvolgere anche un pubblico di non addetti ai lavori soprattutto con la sua voce.
E non lo dico perché è stato Rowan a convincermi dell’importanza del canto (“Voi musicisti italiani date troppa importanza al virtuosismo strumentale trascurando il canto, che nel bluegrass è importante quanto il feeling”): un consiglio ‘tra le righe’ che alla lunga mi sono trovato a seguire quasi naturalmente.
In questo CD, registrato tutto da solo e con poche sovraincisioni, il back-up è semplice ma incisivo, suggestivo (Dust Bowl Children, il brano di apertura, forse il migliore dell’album) o straight (il finger-picking da manuale di Electric Blanket o di Barefoot Country Road).
Su tutto, la voce, il suo punto di forza, perfetta nell’emissione e sentita nell’interpretazione. Dei dodici brani, otto sono suoi mentre altri quattro li ha scritti in collaborazione con altri autori: storie molto belle (Tumbleweed), escursioni nello yodeling alla Jimmie Rodgers (Dream Of A Love e The Harvest). Unico brano non all’altezza del resto mi è sembrato Forest For The Trees.
Da notare l’armonica in un paio di brani, un suggestivo bottle-neck in Barefoot Country Road, e Little Mother con voce e mandola (che in concerto usa sempre in un paio di brani). Un CD da gustare in una atmosfera raccolta, un interprete da riscoprire continuamente.

Sugar Hill CD-3781 (Singer Songwriter, Country Acustico, 1990)

Mariano De Simone, fonte Country Store n. 8, 1991

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