Peter Rowan - Medicine Trail cover album

Peter Rowan qui da noi è di casa ormai. Le sue recenti tournée italiane in gennaio (Napoli, Gallarate e Roma) ed in aprile (con diverse tappe in varie città della nostra penisola) lo hanno definitivamente consacrato come un musicista di grande talento. Sia nella sua prima venuta col violinista Tex Logan sia con il quartetto d’eccezione formato da Jim Rooney (canto-chitarra), Bill Keith (banjo-canto) e Roger Mason (basso), Peter Rowan ha mostrato le sue grandi capacità di musicista, le sue doti di cantante e di leader riconosciuto.

Nel 1978 avevamo particolarmente apprezzato il suo primo LP per la Flyin’ Fish, uno dei suoi dischi migliori in assoluto. Peter Rowan conteneva alcune delle sue più belle canzoni: Panama Red, The Free Mexican Airforce, Land Of The Navajo, Midnite Moonlite, e Outlaw Love ormai divenute dei classici del suo repertorio. Nel nuovo Medicine Trail Rowan esegue nuove composizioni che diverranno sicuramente in futuro altrettanti classici.

L’album risulta più difficile del precedente, quindi può essere sottovalutato, ma se lo ascolterete bene vi risulterà un prezioso LP tex-mex. Si, proprio tex-mex, musica del border, musica tradizionale americana, con tutte le possibili influenze messicane o messicaneggianti.

Peter Rowan da anni è attratto ed è influenzato da questo genere musicale che lo vede proporci dei motivi molto validi con degli ottimi spunti di Flaco Jimenez alla fisarmonica, che dà il giusto tono alle composizioni di Rowan. Chi ha avuto la fortuna di sentirlo dal vivo, capirà certamente meglio quello che sto dicendo.

Peter Rowan è un personaggio che affascina, musicalmente è molto preparato ed ha un passato abbastanza glorioso da permettergli di cercare nuovi spazi e nuovi orizzonti musicali. Da tempo, si sa, è innamorato della musica messicana e spesso si avventura nel border, il confine tra il Texas ed il Messico. Non a caso il primo brano di questo suo nuovo LP è Riding High In Texas (divertirsi con il Texas nella mente), doveroso omaggio al Texas di Flaco Jimenez.

Per dovere di precisione ricordiamo che nel sud del Texas e nella parte nord del Messico si ascolta questa musica cara, per fare degli esempi, alla Chicken Skin Music, band di Ry Cooder ed allo stesso Rowan. Essa viene comunemente chiamata conjunto, ed eseguita nelle varie regioni di lingua spagnola (Texas, Messico, Portorico ecc. ecc.).

Riding High In Texas, composta da Rowan, è una ballata tex-mex piena di ritmo e di grande musicalità, con Flaco Jimenez alla fisarmonica, Oscar Tellez al bajo sexto, Roger Mason al basso e Jon Sholle alla chitarra (ottimo il suo album su Rounder Catfish For Supper). Riding High In Texas, registrata ai Zaz Studios di San Antonio, Texas, è anche l’unica canzone di questo nuovo LP ad essere stata eseguita dal vivo da Rowan e soci durante la loro recente tournée italiana.

L’acustica My Foolish Pride vede Rowan accompagnato da Mike Auldridge al dobro e Tom Gray al basso (entrambi dei Seldom Scene), in una composizione molto triste ed emotiva con toni particolari sofferti. In Living On The Line, un semplicissimo brano d’atmosfera, si contraddistinguono ancora John (Jon) Sholle alla chitarra, Roger Mason al basso e le voci di Estrella Berosini e di Lorin Rowan, fratello di Peter. Medicine Trail è il brano rock più rock del disco e forse, anche se dà il titolo all’album, il meno convincente.

In Blues Come Mother Me, ennesima composizione del nostro artista, lo si può ascoltare in un duetto vocale con Maria Muldaur, accompagnato dal mandolino di Andrew Statman e dal dobro di Mike Auldridge. Rowan ha saputo ancora una volta circondarsi intelligentemente con validi e preziosi musicisti che interpretano le sue songs in modo sublime.

Dreaming I Love You inclusa in questo Medicine Trail è l’unica canzone già nota, e da lui proposta nel precedente album giapponese Hiroshima Mon Amour (le due versioni sono praticamente identiche).

Parlavamo di conjunto e di tex-mex, ma Rowan è personaggio enigmatico ed anche polivalente, gran studioso di alcune minoranze etniche (grandi simpatie al riguardo hanno gli indiani), è anche attratto moltissimo dal teatro e dalla pantomima (vedi la sua esperienza con gli Earth Opera) ed è influenzato dai più disparati generi musicali.

Capolavoro in Medicine Trail infatti è proprio Maui Momma, un dolcissimo brano squisitamente hawaiano con Jimenez alla fisarmonica, Jimmy Fuller alla steel guitar e Mike Auldridge e Tom Gray rispettivamente al dobro ed al basso.

Splendida la voce di Estrella Berosini che canta con lui in questa Maui Momma, una canzone di rara bellezza che vi affascinerà in poco tempo. Non è stata registrata come potrebbe sembrare alle Isole Hawaii ma agli studi Bias Recording di Falls Church, Virginia e remixata da Roger Mason, simpatico bassista che abbiamo visto ed apprezzato di recente in Italia nel quartetto con Peter.

Medicine Trail si conclude con Prairie Lullabye di George Brown e Jimmy Rodgers, unico brano non composto dal nostro ammirevole singer. Prairie Lullabye è un tipico yodel nello stile dell’autore, Jimmy Rodgers, padre riconosciuto del country-yodel. Prairie Lullabye, omaggio al grande Jimmy Rodgers, fu interpretato dall’autore negli anni ‘20 ed incluso nell’album Never No Mo’ Blues – Jimmy Rodgers Memorial Album (incisioni 1927/1933) su RCA.

Un album quindi vario, interessante e splendidamente interpretato. Medicine Trail è disco sincero, elegante, suonato quasi in sordina. È prodotto dallo stesso Peter Rowan, contiene i testi e si presenta con due bellissime foto di copertina.

Flying Fish 70205 (Traditional Country, Conjunto, 1980)

Aldo Pedron, fonte Mucchio Selvaggio n. 32, 1980

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