Rambler's Choise - Sound Of The Mountains cover album

Belle quelle recensioni, ma anche note di copertina, che si concludono con “…una band con un grande avvenire… attendiamoci sicuramente altri ottimi dischi come questo… il futuro di questa musica è in buone mani…”. Belle soprattutto quando scopri che il gruppo in questione, dopo un folgorante debutto, ha modificato completamente o quasi la line-up, o peggio ancora, si è sciolto.
Dei Santa Cruz di Wyatt Rice si è parlato a lungo ancora prima che la sua opera prima vedesse la luce (Picture In A Tear, Rounder CD-0372, 1996) poi ancora a lungo si è atteso il secondo lavoro, ma invano. Già, perché tre-quinti di quella bella formazione ha fatto le valigie per dar vita ai Rambler’s Choise: Junior Sisk, Tini Massey, Elmer Burchett: chitarra, contrabbasso e banjo rispettivamente.
Nei Santa Cruz brillavano le voci lead (Sisk e Massey) e la prorompenza del banjo di Burchett, oltre che una ritmica mozzafiato. Tali ingredienti fanno ora la forza dei Rambler’s Choise. Al trio si è aggiunto Alan Perdue, mandolino e Jimmy Van Cleve, fiddle.

Il repertorio si è fatto più tradizionale nell’impostazione e nella scelta dei brani, anche se a carat­terizzare la band, tanto da farla rientrare nel filone del bluegrass cosiddetto moderno, è di fatto l’alto numero di originals.
A differenza però di altre formazioni che vogliono ostentare questo aspetto forzando magari un po’, i Rambler’s Choise appaiono ‘comodi’ nel loro ruolo di sostenitori della ‘tradizione in chiave moderna’, tanto da farci immaginare che possano serenamente salire su di un palco per proporre un credibilissimo show fatto di classici anni ’50.
Sounds Of The Mountain è composto da belle canzoni, suonate con grinta e partecipazione, feeling e tecnica a palate. Insomma, un debutto che lascia intendere un futuro… oops!

Rounder CD-0447 (Bluegrass Moderno, 1998)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 45, 1998

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