Reckless Kelly - Wicked Twisted Road cover album

Ha il sapore dell”o la va o la spacca’, questo Wicked Twisted Road, quinto lavoro dei Reckless Kelly, tra i beniamini della scena country di Austin. È solo un sospetto che non inficia la scorrevolezza dell’album, a lungo forse troppo scorrevole, ma tutto pare davvero studiato con particolare accortezza, dalle canzoni, ai suoni, sino alla loro sequenza. Non che tutto ciò costituisca una colpa o che gli altri i dischi li facciano a caso, ma la fantasia e la freschezza che aveva contraddistinto i lavori precedenti, soprattutto quelli centrali della loro ancor breve discografia, pare qui svanita. Molto del merito, o della responsabilità, va sicuramente attribuita a Ray Kennedy, che aveva prodotto anche il precedente titolo sempre per Sugar Hill.

Dentro alle tredici canzoni di Wicked Twisted Road, i cinque country rocker ci infilano un po’ tutte le variazioni sul tema del country, dalle classiche ballatone che strizzano l’occhio alle syndacation nazionali, al rock country dall’equivalente appeal radiofonico, sino al rock sudista alcohol free anni ‘80.
Un dischetto insomma che infilato nel car stereo promette di farci compagnia per parecchi chilometri, ma che nell’impianto di casa rischia di scivolare senza destare troppa eco. Quando tuttavia la band si lascia andare, e accade almeno un paio di volte, nella conclusiva ripresa strumentale della title-track, un gioiellino di chiamate e risposte tra una cascata di plettri e nella sulfurea Nobody Haunts Me Like You, la musica cambia di botto, tanto da desiderare che tra o la va o la spacca sia facile scegliere che vada. In fondo meglio loro che ciò che le country station americane mandano regolarmente in onda.

Sugar Hill 3992 (Country Rock, Alternative Country, 2005)

Mauro Eufrosini, fonte JAM n. 112, 2005

Ascolta l’album ora

Link amici

Comfort Festival 2024