Il secondo lavoro Rounder di Rhonda Vincent esce quasi in contemporanea con Mountain Soul di Patty Loveless.
La cosa si fa notare, perché la prima, cresciuta in ambiente bluegrass con la family band (Sally Mountain Show) dopo aver inciso quattro dischi per la Rebel, all’inizio degli anni ’90 se ne va a Nashville ingaggiata dalla Giant per la quale ne incide altri quattro, e nel 2000 torna al bluegrass ma facendo tesoro dell’esperienza maturata in ambiente country.
La seconda, che nel mondo country di Music City ha concentrato tutta la sua carriera artistica, se ne esce oggi con un disco dal forte sapore tradizionale, tutto acustico, suonato da musicisti bluegrass, per svelare le sue origini rurali (bellissime le foto del libretto che ci mostrano la famiglia, e un papà annerito dalla polvere appena rientrato dalla miniera).
The Storm Still Rages di Rhonda Vincent è una raccolta di canzoni bluegrass quasi interamente di provenienza country, mentre Mountain Soul di Patty Loveless è un concentrato di classici bluegrass e canzoni scritte con il classico feeling tipico del bluegrass. Che succede? Colpa dei fratelli Coen se in alcune country star si è risvegliata la voglia di suoni tradizionali? Il bluegrass che cerca di entrare dalla porta principale di Music Row, e il country main-stream che cerca se stesso tra le colline del Kentucky?
The Storm Still Rages è un potente disco bluegrass, fatto però di canzoni che possono essere facilmente immaginate in versione country. Prendete Don’t Lie, già di Trace Adkins, o i classici di Hank Williams, Ernest Tubb, Porter & Dolly, oppure l’honky tonk Just Someone I Used To Know di ‘Cowboy’ Jack Clement e Each Season Changes You che ricordo degli Osborne (presenti anche con Bluegrass Express), e persino gli originali, come On Solid Ground, sono inequivocabilmente country. Bello, bellissimo, questo The Storm Still Rages.
Rounder 0474 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 2001)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 59, 2001