Richard Shindell - Reunion Hill cover album

Continua la crescita artistica di questo songwriter del New Jersey laureato in Teologia. R.S. non solo è il tipico songwriter colto east-coastiano, latore di un folk ricco di influenze che vanno a toccare tutta la musica tradizionale americana (magistrale in tal senso il suo trittico di citazioni: Jesse Colin Young, Townes VanZandt, Merle Haggard), ma un moderno e poetico, tra mistico e romantico, menestrello alla ricerca continua di risposte, di certezze. Uno dei tanti eredi di James Taylor, il più dotato dei suoi epigoni anni ’90, è divenuto grande. R.S. in Reunion Hill riflette tutti gli elementi che hanno fatto grande il cantautorato USA di più generazioni ma non si limita più a raccontare; le sue songs hanno sempre più il sapore di antiche parabole, atte ad insegnare, sono dei messaggi, tesi a comunicare. L’allegoria si nasconde in ognuna delle sue storie, la bellezza delle melodie di Shindell la vela appena.

Cantante-chitarrista, graziato da una voce di rara bellezza ed intensità espressiva, nel nuovo album le sue songs vengono sublimate dalla bella produzione di Larry Campbell, bravissimo anche in un’impressionante varietà di chitarre e strumenti a corda, e dal bel lavoro alle tastiere ed all’accordion del misconosciuto talento Radoslav Lorkovic. Il bel folk-roots sound, ben bilanciato tra acustico ed elettrico, con gradevoli influenze Irish, è arricchito dalla ritmica di D. Richards e F.Vilardi e da B. Walsh al bodhran, mentre le voci femminili sono niente di meno che Lucy Kaplansky e Dar Williams. Con il senno di poi, le parole di Christine Lavin non solo lo definiscono correttamente: “A highly perceptive and talented poet”, ma suonano profetiche. Sono perfettamente in sintonia, ma alla luce di Reunion Hill e delle sue magnifiche ballate, urge sottolineare anche le doti del musicista, sempre più inscindibile dal poeta.

Shanachie SH 8027 (Singer Songwriter, Folk, 1997)

Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 24, 1997

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