Ricky ama mamma e papà, Ricky è un vero ‘new-born christian’, Ricky è fedele al suo pubblico, che è fatto di sani e inadulterabili amanti della tradizione, (che forse non gli hanno perdonato i suoni artificiali di Love’s Gonna Get Ya…), Ricky non si dimentica mai di ringraziare il Signore in almeno sei righe su ogni copertina di disco, Ricky ha tanti bei bambini bruttarelli che cresce nell’amore per il prossimo (disco…), insomma Ricky comincia un po’ a scassare!
…Quello che ci fotte è che canta sempre da Dio, suona sempre da Dio e si contorna di musicisti formidabili, ha un suono ben identificabile, personalissimo e sempre perfetto, cura gli arrangiamenti che non si capisce come faccia a farli così sempre giusti, ha tanti amici autori che gli scrivono tanti pezzi belli (e tanti non molto belli, ma che parlano di papà e mamma), riesce a fare un po’ il rockettaro ma senza esagerare e il countreggiante ma stile rock, in una parola ti frega perché lo puoi criticare fino a un certo punto, e sei sempre costretto a riconoscerne la classe.
Si prova però un discreto disappunto quando si confronta My Father’s Son con Highways And Heartaches o Waiting For The Sun To Shine, o anche il più recente Coming Home To Stay e ci si accorge che il rapporto fra i pezzi belli e memorabili e quelli così così e dimenticabili si sposta sempre più a favore di questi ultimi: il mio dito, ad esempio, scatta implacabilmente e preme ‘stop’ alle prime note dell’ultimo pezzo di My Father’s Son (orchestrata bestiale che non tollero), e il mio ricordo va instantaneamente alla buonanima di Merle Travis dopo poche battute della title-track, che i più attenti riconosceranno come plagio spudorato ancorchè parziale dell’immortale Dark As A Dungeon.
Forse nel mondo puro, incontaminato e di conseguenza ideale di Ricky, con i vari papà saggi, madri amorevoli e spose caste, fedeli e appassionate, la copiatura è compatibile con la ritrovata cristianità: a me, cinico e bieco materialista, tutto ciò rompe sempre di più.
Per questo esito non poco a consigliarvi l’acquisto di My Father’s Son: però maledizione, è bravo!…
Epic 47389 (Traditional Country, New Traditionalists, 1991)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 14, 1992