Robert Lee Castleman - Crazy As Me cover album

Pur non avendo notizia di cenni biografici o pettegolezzi che ci aiutino a conoscere l’uomo e l’artista, siamo stati positivamente impressionati dall’ascolto di questa opera prima che ci permette di venire a contatto con un songwriter con i fiocchi. Difficile fare accostamenti: qua e là appaiono richiami che ci rimandano a un Tom Waits più addolcito, a un Lyle Lovett mordace o a certe cose di Greg Brown transitando per la melodia di Gordon Lightfood…
Tra i musicisti presenti al fianco di Castleman, voce e acoustic guitar, scoviamo virtuosi come Gary Smith: piano, Hammond B3; Jerry Douglas: lap steel; Alison Krauss: harmony vocal, viola; Pat Bergenson: electric guitars; Kenny Malone: batteria; gente che con il suo strumento sa quello che fa e lo fa bene.
Tutto il disco ha movenze notturne con suoni essenziali che tracciano vibrazioni emotive che torturano o accarezzano bussando alle porte del turbamento. Chi scrive non è in preda alla solita sbornia entusiasta, ma le canzoni di Robert Lee Castleman hanno un apprezzabile spessore a cominciare dalla bella Like Red On A Rose che, con i suoi chiaro-scuri ricchi di tensione emotiva, doveva inizialmente essere la title track; poi la scelta per il titolo del CD è andata invece su Crazy As Me, song da quattro stelle che si distingue per la sua intensità e custodisce toni blu e luci al neon e un bel piano dal tocco fluido e crepuscolare.
Alison Krauss presta la sua dolce voce per la gradevole Kinda Like A Rainbow. In I Can’t Believe You intuiamo pennellate dense di colori assoluti e ombrosi, il viaggio prosegue nella notte più fonda con Stay Here, song matura ed impressionistica.
Movin’ Down (In The World) è una specie di slow bluesy tenebroso, sensuale e waitsianamente alcolico che apre l’uscio alla conclusiva ed intensa Movin’ On

Rounder 0475 (Singer Songwriter, 2000)

Claudio Giuliani, Out Of Time n. 37, 2001

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