Seguendo una vecchia consuetudine molto diffusa, gli Egr. Sigg. White e Trusty, illustri sconosciuti dell’Ohio, hanno prodotto tempo fa Gonna Lay Down My Old Guitar, una cassetta ricca di quei pezzi usualmente definiti ‘old chestnuts’, cantati da una voce accompagnata da due chitarre. Old chestnuts significa superclassici strasuonati, e nel caso di White e Trusty ‘una voce’ significa proprio giusto una voce, molto qualsiasi in qualità ed espressività, e ‘due chitarre’ significa una ritmica (più o meno) e una solista (più o meno terribile).
Vi suona tutto negativo fin qui? Difficile non considerare tutto ciò negativo, ne convengo, e ancor più arduo capire perché chiunque possa cacciare soldi in cassette di così bassa levatura. Sono però sicuro che i gentiluomini di cui qui si parla abbiano un loro pubblico, magari affezionato, dato che le facce non sono antipatiche, e proprio a questo pubblico di estimatori locali si rivolge la cassetta di Gonna Lay Down My Old Guitar.
Vi giuro che amerei poter dire la stessa cosa di quasi tutte le band italiane: siamo magari disposti a spendere qualche milione per un strumento, ma siamo alquanto ritrosi al momento di farne sentire il suono a più persone tramite nastro (vinile, CD, quello che è), anche se nei bar, club, dopolavoroferroviario, teatrino parrocchiale, ARCI-Donne di Lavarello o comunque dove suoniamo c’è sempre qualcuno che ci chiede “Non avete una cassetta vostra?” E perché White & Trusty sì e noi no?
E’ il caso di meditarci sopra.
Autoprodotto (Country Acustico)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 31, 1996