Da un trentennio ormai Robin & Linda Williams rappresentano in modo ispirato i suoni della ‘rural America’: country music, folk, bluegrass, gospel e old time. Due musicisti i cui nomi sono profondamente rispettati per il loro approccio coerente e genuino alle radici del Sud degli Stati Uniti dal quale provengono.
Robin (nato nel North Carolina) e Linda (originaria dell’Alabama), attraverso una produzione discografica sempre bilanciata e sensibile, hanno mantenuto fede all’impegno preso con i loro fans e non li hanno mai delusi. Deeper Waters, dopo un lungo periodo passato con la Sugar Hill Records segnato dall’uscita di nove dischi, li vede esordire per la Red House, label del Minnesota, Stato in cui mossero i loro primi passi musicali grazie all’aiuto di Garrison Keilor.
L’album è di straordinaria fattura, l’entusiasmo e la freschezza che ha contraddistinto la musica di Robin & Linda Williams in tutti questi anni è intatto, con l’aggiunta di un affiatamento pressochè perfetto. Le atmosfere sono prettamente acustiche (come avviene da un po’ di tempo a questa parte) e quello che maggiormente colpisce è la spontaneità e la semplicità delle melodie, pregne di grande forza evocativa.
I nomi coinvolti sono poi una vera garanzia: Mike Auldridge al dobro, Jimmy Gaudreau (un altro veterano della scena acustica americana, noto per aver suonato con i Country Gentlemen, J.D. Crowe, Tony Rice Unit, Chesapeake e molti altri) al mandolino, Jim Watson (per parecchi anni membro dei Red Clay Ramblers), lo spelndido fiddler Ricky Simpkins e Mark Schatz al contrabbasso non hanno bisogno di molte presentazioni per chi segue la musica bluegrass.
Piccoli ma significativi contributi sono stati apportati da artisti del calibro di Mary Chapin Carpenter (con la quale Robin & Linda Williams hanno suonato in tour) e il suo fido chitarrista John Jennings, Iris DeMent e, sorprendentemente, Sissy Spacek.
Deeper Waters è il classico album dalla selezione formidabile, praticamente privo di momenti deboli o risaputi, ed è una vera impresa fare una graduatoria di merito. Canzoni come Whippoorwill, October Light, Clarkfield, Home #235, Old Plank Road e Annie meritano di essere conosciute ed apprezzate e quindi mi sento ‘in dovere’ di consigliare il disco a tutti, prescindendo dalle proprie passioni.
Con un minimo di disponibilità scoprirete due tra i migliori esponenti della scena roots americana.
Red House RHR CD 173 (Singer Songwriter, Country Acustico, 2004)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 71, 2004
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