Robin & Linda Williams - Visions Of Love cover album

Il recupero della musica tradizionale americana, che ha ricevuto nuovo impulso dopo l’uscita del film Oh Brother, Where Are Thou? dei fratelli Cohen, ha tratto ulteriore linfa emozionale dalla dipartita della coppia più inossidabile della musica country dell’ultimo secolo: Johnny Cash e June Carter, scomparsi – ma altrove riunitisi – a distanza di pochissimo tempo l’una dall’altro.
Questo Visions Of Love della coppia formata da Robin e Linda Williams vuole essere un affezionato tributo reso ad alcuni dei brani più caratteristici della musica country intesa nel senso più tradizionale e rispettoso del termine.
Gli arrangiamenti sono acustici, ma elaborati, attuali ma mai trasgressivi, soprattutto consapevoli del valore di questo materiale che definire emotivamente storico non rappresenta un’esagerazione.
I’ll Twine ‘Mid The Ringlets altro non è che Wildwood Flower, il classico di A.P. Carter portato al successo dalla celebre Carter Family, dalla quale proveniva la suddetta June Carter.
After The Fire Is Gone era uno dei caposaldi delle performances del duo Conway Twitty & Loretta Lynn (quei favolosi anni ’60…), quando i duetti uomo-donna erano la moda del momento per la country music made in Nashville.

You’re Running Wild è uno dei cavalli di battaglia del repertorio dei celebri Louvin Brothers, recenti oggetti di un tribute-album intitolato Livin, Losin’ Lovin’ e riproposta da vari artisti fra i quali Emmylou Harris.
Ramblin’ Man e The Blues Comes Around non potevano che essere opera di Hank Williams Sr., definito il padre della country music e l’interpretazione di Robin Williams è da manuale nel primo caso, ma gli interventi vocali di Linda non sono da meno nel secondo.
Il contenuto di Visions Of Love prosegue su questo filone per concludere la parata con un brano che non ha mancato di meravigliarci per il suo inserimento in un contesto così rigorosamente tradizionale: If I Should Fall Behind porta la firma di Bruce Springsteen e se, da un lato, si percepisce immediatamente la diversa estrazione, dall’altro l’inserimento rappresenta il tocco di genialità dell’intero disco. La ballata è assolutamente splendida e l’arrangiamento è semplicemente perfetto: da sola vale l’acquisto del disco.

Sugar Hill 1068 (Traditional Country, Country Folk, 2002)

Dino Della Casa, fonte TLJ, 2005

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