Tra le migliori voci del bluegrass contemporaneo, Bowman arriva con questo Starting Over al suo terzo lavoro, lasciandosi felicemente alle spalle un passato fortunato con la Lonesome River Band. Disco impeccabile, la cui perfezione formale è garantita dal talento di musicisti come Tony Rice, Jerry Douglas, Dan Tyminski e Ron Stewart, tra i migliori picker del moderno bluegrass, Starting Over ha anche il pregio di allineare una manciata di canzoni più che discrete, confezionate secondo i migliori standard oggi disponibili, in giusto equilibrio tra tentazioni country e attualizzazione di una tradizione secolare.
Tutte ben calibrate per le qualità vocali di Bowman, la cui gentile tonalità sa scivolare nella calda malinconia, avvicinandolo spesso a un James Taylor d’annata, spiccano tra le 12 brevi canzoni, quelle scritte da Craig Market, sei in totale, autore da sempre a lui caro, così come l’unico episodio firmato dall’ex compagno d’avventura nella LRB, Don Rigsby, la conclusiva Bring It On Baby.
Più a suo agio nelle ballate, meglio esposte nella sinteticità complessiva di un album che, per ovvie ragioni, penalizza o sacrifica le digressioni strumentali, Bowman si candida con questo album a raccogliere l’usuale manciata di award come miglior voce bluegrass e forse anche qualche piccolo consenso commerciale nella giungla di Nashvegas. Il tutto con pieno merito.
Sugar Hill 3933 (Bluegrass Moderno, 2002)
Mauro Eufrosini, fonte JAM n. 87, 2002