Ry Cooder & W.M. Bhatt – A Meeting By The River cover album

Dopo numerose colonne sonore (alcune ottime: Paris, Texas, The Border) altre appena discrete, e la parentesi purtroppo breve dei Little Village, Ry Cooder pubblica questo A Meeting By The River, disco di improvvisazioni sonore con V.M. Bhatt musicista indiano suonatore di mohan vinà. Il disco nasce da una session notturna registrata al Christ The King Chapel Anthony’s Seminary in Santa Barbara, California, nel settembre 1992. Accordati gli strumenti, posizionati i microfoni, alla presenza di monaci francescani, seduti su un tappeto persiano ai piedi di un altare, Ry Cooder e V.M. Bhatt, accompagnati dal suonatore di tabla Sukhvinder Singh Namdhari e dal figlio quattordicenne di Cooder, Joachim, al dumbek, danno vita a quattro composizioni di pure improvvisazioni strumentali acustiche.

Due chitarre e due percussioni che creano atmosfere malinconiche, struggenti. La slide di Cooder corre all’unisono con quella di V.M. Bhatt in particolar modo in A Meeting By The River il brano che apre e dà il titolo al disco. Longing è un continuo inseguirsi delle chitarre su una melodia malinconica. Gange Delta Blues, incrocio delle melodie indiane con le slide del delta blues. Isa Lei, il brano più cooderiano, con le struggenti sonorità del Cooder di Paris, Texas è dei quattro quello all’ascolto meno legato al clima di improvvisazione della session, a mio parere il migliore del disco. Da segnalare per più interessati alle precisazioni tecniche e storiche le esaurienti note contenute nel booklet del CD sulle numerose collaborazioni, fin dagli anni ’60, di musicisti provenienti dall’Asia, Africa e Sud America (e quindi le loro culture e tradizioni musicali) con Miles Davis, Gato Barbieri, Don Cherry, Shakti e altri, tra cui lo stesso Ry Cooder con il capolavoro Chicken Skin Music.
Un disco da ascoltare più volte per apprezzare a fondo le splendide capacità espressive. Musica dal cuore, dall’anima come solo Cooder e pochi altri grandi possono dare.

Water Lily WLA CS 29 (Roots Rock, 1993)

Paolo Burato, fonte Out Of Time n. 1, 1993

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