Se Shortstop aveva rapidamente trasformato una ragazza texana, dalle sane abitudini folk, in un’eclettica signora di L.A., capace di stare a contatto con la più elegante e raffinata società rock, Domestic Science Club rappresentava un ritorno a casa. Un viaggio introspettivo, in compagnia di due amiche anch’esse texane, alla ricerca delle origini cultural-musicali della musica americana.
Grazie alla Discovery abbiamo la possibilità di assistere al miracolo di veder pubblicato il suo terzo solo album, destinato a rimanere sugli scaffali polverosi dei magazzini di una major. Leggete le sue note di copertina per capire come l’uscita di Necessary Angels sia stato fortemente voluto da Sara. Ed è una fortuna che non sia andata persa un’opera come questa.
Grazie ad una produzione impeccabile, alla presenza di un cast di musicisti unico per qualità e quantità, la Hickman si conferma una delle songwriters più interessanti degli anni ’90. Possiamo così ancora apprezzare la sua bella voce, le sue doti, la sua personalità in evoluzione, l’inesauribile vena creativa dalle radici folk acustiche capaci di radicarsi in ballads più articolate e corpose, tipiche della musica d’autore west-coastiana ma con una diversa partecipazione emotiva.
Necessary Angels non solo valorizza al meglio le sue possibilità di autrice ed interprete, confermandosi frutto del lavoro di una musicista attenta e sensibile, ma spazia con naturalezza tra le formule espressive più diverse. Sara è soprattutto attenta all’universale, a quei problemi di comunicazione tra le persone, che non sono certo appartenenti solo alla complessa realtà americana. Necessary Angels sono proprio coloro in grado di compiere, oggi, il miracolo di sedere ed ascoltare quello che gli altri hanno da dire.
Discovery 77010 (Singer Songwriter, 1994)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 5, 1994