Sara Hickman - Spiritual Appliances cover album

Sesto albums per questa cantautrice di Houston che ha iniziato la sua carriera in discesa con un importante contratto con l’Elektra, che aveva immediatamente comprato i diritti della sua produzione indipendente Equal Scary People. Il discreto successo di Short Stop non ha impedito che venisse tagliata dalle majors, sempre più insensibili verso la musica d’autore e dei personaggi medio-piccoli (in termine di vendita, intendiamoci). Per riscattare i diritti di Necessary Angels, pubblicato in seguito dalla Discovery, che rischiava di non vedere più la luce, i suoi fans hanno fatto una gigantesca colletta di 50.000 $. Da allora si è accasata alla Shanachie che le garantisce una produzione regolare del suo materiale.
Il seguito di Misfits e Two Kinds Of Laughter, è il primo lavoro interamente curato, arrangiato e prodotto dalla stessa Hickman. Si tratta di una ricca produzione Made in Austin realizzata nello studio di Lloyd Maines, presente alle chitarre, che coinvolge decine di musicisti di ogni genere. Sarah, nei 13 brani di Spiritual Appliances vede presenti, accanto ai soliti noti del Cedar Creek Studio, una sezione di fiati, d’archi, e coristi, che le permettono di sbizzarrire la propria fantasia in ogni direzione espressiva e nei più fantasiosi arrangiamenti.
Pur se musicista fortemente impegnata nel sociale, si dedica qui solo alle emozioni della vita quotidiana e del personale, quelle che definisce appunto Spiritual Appliances. La sua delicata e fluttuante voce sembra librarsi leggera, eterea, sopra ogni canzone; ne accarezza la melodia, si dondola sui ritmi con grazia. Le sue mirabili folk-ballads, enfatizzate da lussuosi arrangiamenti, prendono luce da questo straordinario dono della natura, ne escono arricchite, quasi sublimate dallo stato di grazia di tanta interprete.

Shanachie 8034 (Singer Songwriter, 2000)

Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n. 35, 2000

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