Sid Griffin - The Trick Is To Breathe cover album

Dopo la gloriosa stagione con i Long Ryders e i numerosi lavori come leader dei Coal Porters, Sid Griffin torna ad incidere con un disco solista che condensa le passioni e i ricordi di un artista che negli anni si è mosso tra country music, bluegrass e poderoso rock’n’roll.
L’album è ancora una volta essenzialmente acustico ma quello che lo rende importante è la lucida analisi, la brillante sintesi, la gustosa ironia con le quali Sid Griffin si confronta in maniera sempre credibile e creativa. La produzione è dello stesso Griffin con l’eccellente Thomm Jutz, musicista tedesco ormai tra le figure più genuine della Nashville più alternativa in una sequenza ricca di spunti e di citazioni degne delle cose migliori proposte nel corso di una carriera corposa e variegata.

The Trick Is To Breathe rende omaggio a Jimmie Rodgers e Bob Dylan con Blue Yodel no. 12 & 35 in un curioso mix tra lo stile dei due, a Bobbie Gentry e al suo classico Ode To Billie Joe in Ode To Bobbie Gentry, tra i migliori momenti del disco, a Dino Valenti con la rilettura bluegrass di Get Together, piccolo classico portato al successo da Jesse Colin Young e all’amico Greg Trooper con il quale ha composto una ballata di grande impatto come Everywhere. Circle Bar è stata scritta per una riunione mai avvenuta dei Long Ryders negli anni novanta, Front Porch Fandango (intesa come se i Devo avessero suonato bluegrass!) già pronta per i Coal Porters è invece confluita in questo album mentre la visione ironica di Sid Griffin emerge in Elvis Presley Calls His Mother After The Ed Sullivan Show, un country-rock sciolto e scorrevole.
Tutto il disco comunque documenta lo stato di forma di un musicista poliedrico e ancora in grado di stupire.

Prima SID026 (Country Folk, Singer Songwriter, 2014)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2014

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