Suzy Bogguss, otto dischi piú un greatest hits dal 1989 ad oggi, è da considerarsi tra le veterane della nuova Country Music di Nashville ed è senza dubbio una delle figure femminili piú importanti apparse nell’ultima decade.
Al pari di personaggi quali Kathy Mattea e Patty Loveless ha scelto la via forse piú impegnativa e meno remunerativa sotto il profilo commerciale: quella della canzone d’autore.
Una scelta che tiene conto della qualitá dei brani e della loro adattabilitá alle proprie doti e sensibilitá anzichè seguire un clichè che in molti casi banalizza il risultato (come nel caso di grandi ‘stars’ quali Shania Twain, Le Ann Rimes e Mindy Mc Cready).
Negli ultimi anni Suzy Bogguss quarantunenne che proviene da Aledo, Illinois, ha trovato un invidiabile equilibrio interiore che l’ha portata ad incidere dischi che sono il risultato di una maturazione costante e continua. Con Nobody Love, Nobody Gets Hurt la produzione è nelle mani della stessa Bogguss con la collaborazione del marito, il noto autore Doug Crider; ci troviamo di fronte ad una serie di brani qualitativamente eccellenti, interpretati con una sensibilitá rara a trovarsi.
Giá dall’iniziale e grintosa Just Enough Rope, con un trascinante intrecciarsi di chitarra acustica e fiddle, si entra nel vivo del disco, per poi lasciarsi cullare da ballate che fanno risaltare appieno la calda ed avvolgente voce di Suzy Bogguss.
When I Run di Skip Edwing, Family Tree di Doug Crider e Matt Rollings e Moonlight And Roses della grande cantautrice del New Englend Cheryl Wheeler, impreziosita dalla viola di Alison Krauss, sono le ballate piú toccanti.
Non mancano le escursioni in sonoritá di ‘taglio’ piú tradizionale, come la splendida Take Me Back che si avvale del prezioso fiddle di Hank Singer e dei controcanti di Garth Brooks e la conclusiva Train Of Thought con la collaborazione di Trisha Yearwood e Alison Krauss.
Fanno da contraltare alcuni trascinanti brani uptempo come il singolo Somebody To Love e From Where I Stand.
Un disco tutto da gustare sempre in equilibrio tra suoni elettrici ed acustici, e soprattutto mai banale nei testi e nelle musiche. Chi ama le voci femminili e anche certa musica del passato (la California degli anni ’70, per intenderci) si rivolga senza indugio a questo prodotto.
A mio parere tra i migliori dell’anno.
Capitol 7243-8-57310-2-0 (New Country, 1998)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 48, 1999
Suzy Bogguss