Terzo album per questa figlia d’arte, violinista eccelsa di scuola classica, prestata alla musica country ed al bluegrass. Nativa dell’East Tennessee, ha iniziato giovanissima a suonare professionalmente ed ora è una musicista richiestissima (Vince Gill, Randy Travis, Maria McKee, i Jayhawks e Victoria Williams, prima di entrare a far parte della famiglia Dead Reckoning).
Il suo primo album solo, In The Red, non è stato eccelso, ma già da Tammy Rogers ha avuto modo di riscattarsi pienamente. La Dead Reckoning le offre la possibilità di un altro album solo e Tammy, cantante e virtuosa di strumenti a corda come violino e mandolino, li ripaga con un lavoro di notevole spessore e maturità tra country, rock e bluegrass non scevri da qualche accento pop. Un’opera cantautorale, degna delle migliori produzioni nashvilliane, che vede schierati alcuni assi della sua label ed ottimi session-men: Pat Buchanan e Jeff King, chitarre, Kieran Kane, mandolino e acustica, Harry Stinson, batteria, Glenn Worf e Alison Preston, basso acustico ed elettrico, Dan Dugmore, steel guitar.
Tammy Rogers rivela di essere in sicura crescita come autrice, tutti i brani portano la sua firma, conferma le note doti di polistrumentista, di avere una sensibilità di interprete degna di una ben più lunga esperienza e maturità.
The Speed Of Love, per quanto non disdegni felici incursioni in temi country di facile effetto con songs che hanno tutte come comun denominatore l’amore, è un album di musica ‘americana’ con radici nel country, nel folk e nella tradizione, che non deluderà i cultori di questi generi. Tammy brilla sempre più di luce propria. La voce è bella e suadente, matura e di gran classe, la musicista è indiscutibile, e la cantautrice si distingue, parlando d’amore, per le capacità introspettive, sensibilità e dolcezza.
Dead Reckoning DR 0013 (Singer Songwriter, 1999)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 31, 1999