Ci risiamo: i fantasmi del passato prossimo (1979) riaffiorano alla superficie del presente discografico grazie alla formula magica ‘ristampa-su-CD’ e riecco il capolavoro di Terry Allen. Lubbock (On Everything), un album forte di ventun brani è già motivo di interesse ed è anche per questo che l’attenzione dell’allora acquirente di dischi si soffermò su questo sconosciuto.
L’apertura con Amarillo Highway è un eccellente biglietto da visita, forte di un dolce e discreto dobro che introduce la voce. Anche High Plains Jamboree fa ben sperare fin dall’inizio del testo, che recita: “….she was a honky tonker…”. The Great Joe Bob ha lo stesso tessuto strumentale prettamente texano, mentre i testi mostrano un approccio cinico e distaccato nei confronti della vita quotidiana e dei personaggi che la caratterizzano: una sorta di Randy Newman (anche Terry suona il piano) che si posiziona all’ombra – si fa per dire – del Lone Star State.
Per i patiti delle ‘collaborazioni’ diremo che sia Joe Ely all’armonica che Jesse Taylor alla ‘flatland guitar’ sono della partita.
Ancora Lubbock Woman lascia il segno; non si tratta certamente di country music nell’accezione più tradizionale del termine: ci sono sì gli ingredienti della musica country, ma il risultato finale è estremamente originale, accattivante, interessante e stimolante. Proseguendo nell’ascolto, incontriamo piccoli gioielli quali Oui – A French Song sgangherata espressione autoironica, Rendez-vous Usa, il titolo della quale fu preso in prestito per una trasmissione dei primordi della libera imprenditoria dell’etere, bello comunque l’accordion. Cocktails For Three gode di un’incredibile chitarra jazz e via dicendo.
Noi concludiamo segnalando la versione di 7’50” per l’originale di New Delhi Freight Train con Joe Ely sugli scudi: il resto di Lubbock (On Everything) – e ce n’è ancora molto – lo lasciamo (ri)scoprire a voi.
Sugar Hill SH 1047 (Singer Songwriter, Country Rock, 1995)
Dino Della Casa , fonte Out Of Time n. 9, 1995
Ascolta l’album ora
