Coal Porters – Land Of Hope And Crosby cover album

I Long Ryders di Sid Griffin sono stati uno dei gruppi di punta del rock americano degli anni ’80, se non per il successo commerciale, certamente per la musica. Il loro nome la diceva lunga, con quella Y al posto di una I, come già era per i Byrds.
Ora Sid Griffin si rifà vivo sotto le mentite spoglie dei Coal Porters. Land Of Hope And Crosby è il primo lavoro sulla lunga distanza di questa band il cui cardine e punto fisso è proprio Sid. Il suono dei Coal Porters deve parecchio ai Long Ryders, ma non tutto.
Le Rickenbacker dominano la scena in più di un episodio (Death Like A Valentine, Playing Dumb, per fare degli esempi) creando quelle atmosfere che hanno fatto scuola.

Ma il pregio maggiore di Land Of Hope And Crosby è quello di essere un disco di ampio respiro. C’è del folk, del rock, del rythm’n’blues. Insomma un piccolo ‘Bignami’ della musica americana.
Ma se i manualini da liceo che tutti abbiamo usato erano degli assemblaggi non proprio ortodossi, da usare per lo più in caso di emergenza, questo disco è invece confezionato in maniera egregia, e con il feeling di qualcuno che la musica l’ha vissuta e la vive tuttora.
Come in molti altri casi non si può gridare al capolavoro, ma bisogna essere grati a gente come Sid Griffin che continua a perpetuare una tradizione così importante come quella del rock americano. E’ quindi difficile, in definitiva, stabilire le coordinate di un Coal Porters sound, molto di più di quanto non fosse nel caso dei Long Ryders.
Land Of Hope And Crosby ne è la prova: un lavoro che, senza essere troppo dispersivo, affonda le sue radici nella nostra musica. E’ questo è già di per sé una garanzia.

Prima SID 002 (Roots Rock, 1994)

Gianni Sibilla, fonte Out Of Time n. 7, 1994

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