The Hillbenders sono un quintetto che proviene da Springfield, Missouri, nato nel 2008 e rapidamente affermatosi nel circuito bluegrass ed acustico per una grande verve e un approccio brillante ed originale. Già nell’edizione 2009 del festival bluegrass di Telluride nel Colorado hanno avuto i riflettori puntati guadagnandosi una buona fama tra gli addetti ai lavori per la loro grande tecnica strumentale, per una non meno ordinaria eccellenza nelle parti vocali e un repertorio godibilissimo, ben bilanciato tra cover ed originali.
RockyGrass, Grey Fox, Walnut Valley e il Fan Fest della International Bluegrass Music Association sono stati i passi fondamentali di un successo passato attraverso un debutto autoprodotto nel 2010 (Down To My Last Dollar) e che ora si concretizza nel disco intitolato Can You Hear Me?, ottima documentazione del loro sound.
L’intensità dei loro show è qui ben rappresentata dal cantante e mandolinista Nolan Lawrence, dai cugini Jim e Gary Rea rispettivamente a chitarra e basso, dal banjoista Mark Cassidy e dal dobro player Chad Graves, con un suono che spesso rimanda ai New Grass Revival per carica ed estro. La collaborazione con Bil VornDick, nume tutelare di molta musica acustica degli ultimi decenni è un punto a favore per la riuscita di un disco, Can You Hear Me?, che si gode dalla prima all’ultima nota, dal groove dell’iniziale Train Whistle alla chiusura di Game Over. Past The Point Of Rescue, vecchio hit di Hal Ketchum e Talking In Your Sleep sono due cover intriganti mentre, oltre ai già citati momenti, ci si può affidare alle notevoli Heartache Thunderstorm, Radio, Concrete Ribbon, Broken Promises e Town Away per farsi coinvolgere ed innamorarsi di una band, The Hillbenders, che può tranquillamente affiancarsi ai grandi del genere.
Compass 7 4585 2 (Bluegrass Moderno, Country Acustico, 2012)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013
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