Hillmen - The Hillmen cover album

La genesi di questo disco ci porta indietro ai primissimi anni sessanta, un’epoca di forti pulsioni per quanto riguarda la diffusione della musica bluegrass in California. La prima grande band nella west coast furono i Golden State Boys del fiddler Bobby Slone, del banjoista Don Parmley, dei fratelli Vern e Rex Gosdin e del dobro player Skip Conover. Ben presto, attorno al 1963, ci furono notevoli cambiamenti nella loro line-up e Don, Vern e Rex si trovarono a decidere la creazione di un nuovo gruppo, originariamente chiamato Blue Diamond Boys.
L’incontro con un giovanissimo e molto promettente mandolinista proveniente dalla band di San Diego Scottsville Squirrel Barkers, Chris Hillman, fu fondamentale per dare loro visibilità e credito al punto di cambiare nome in The Hillmen. Gli eventi successivi non permisero però agli Hillmen di portare avanti il loro discorso improntato ad un bluegrass tradizionale di ottima caratura ma ai posteri rimasero queste session, nel corso degli anni più volte pubblicate, sia su vinile sia su CD.

Non sempre queste ristampe hanno reso giustizia alla musica degli Hillmen ma questa esaustiva rilettura del loro repertorio suggella il loro ruolo seminale. Per i collezionisti c’è da segnalare la presenza, per la prima volta su CD, di With These Chains, inspiegabilmente lasciata fuori da ogni ristampa successiva al 1969 e del traditional Salt Creek, ultraclassico strumentale che qui viene ripreso con grinta e vitalità. Il resto è un repertorio basato su bluegrass e folk, da Bill Monroe a Bob Dylan passando per Pete Seeger e Woody Guthrie, una serie di brani molto noti come Fair And Tender Ladies, When The Ship Comes In, Ranger’s Command, Sangeree, Barbara Allen, Whel Hoss, solo per citarne alcuni, con performance dettate da una grande passione e da un entusiasmo non comune.
Per molti versi questa è la ristampa definitiva e un pezzo di storia della nostra Musica.

Floating World FLOATM6126 (Bluegrass Tradizionale, Country Acustico, Folk, 2012)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2012

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