I Rainjunkies sono una band di belle speranze originaria di Lexington, Kentucky, al debutto dopo una soddisfacente gavetta in cui brillano le partecipazioni a un tributo a Bob Dylan e varie serate da opening act per Stacey Earle e Mark Stuart al Summer Sounds Festival del 2002. Interamente composto dalla leader della band Abbie Lane, Reach For The Water sin dal primo ascolto rivela un sound compatto e ben strutturato, dove si incontrano influenze tanto di Julie Miller e Rickie Lee Jones, quanto dei Crazy Horse. Ad affiancare Abbie Lane, che oltre a cantare suona magnificamente armonica, dulcimer, piano, organo e chitarra, troviamo Bryan Klausing (lead guitar, mandolino, dobro), Ben Sollee (cello, basso, batteria, percussioni e chitarra aggiunta) e Aaron Klausing (batteria e percussioni).
Colpisce di questo debutto dei Rainjunkies il songwriting raffinato che emerge in brani come Architecture Of Your Face, dotato di un ritornello molto radio friendly, Lost Country, pezzo folkie dai tratti intimisti, e Spanish Horses (Always Win), divertente scorribanda alt-country tra chitarre elettriche e mandolino. Una menzione particolare la merita il gioiellino A Hundred Miles Or So, in cui Abbie Lane canta le tentazioni della ‘lusty, dusty road’ supportata dalla slide di Bryan Klausing.
Non mancano punti deboli in Reach For The Water, come i riempitivi Blasting Zone e Affair, tuttavia in questo disco si torna a respirare lo spirito che animava i primi lavori dei Cowboy Junkies, ovvero semplicità e allo stesso tempo grande cura per i particolari.
Alien Gnome Sound (Folk, 2004)
Salvatore Esposito, fonte JAM n. 110, 2004
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