Robichaud Brothers - The Slippery Stick cover album

I Robichaud discendono da quel cospicuo numero di coloni francesi che si stabilirono in una zona del Canada, da loro stessi denominata ‘Acadia’, e dalla quale nel 1755 dovettero esiliare a causa della guerra con gli inglesi. Ma a differenza dei molti connazionali che si spinsero fino alle paludi della Louisiana, François Robichaud e famiglia si stabilirono, insieme a migliaia di altri profughi, in un lontano angolo di Canada conosciuto oggi come Acadian Penin­sula, nel New Brunswick. Il resto della storia potrete leggerlo nella ventina di pagine del libretto che accompagna questo affascinante, quanto danzereccio e divertente dischetto. Ma lasciatemi aggiungere, per fare in modo che mi possa collegare alla musica del suddetto compact, che in quella landa desolata, oltre ai francesi che col tempo, pur tenendosi a debita distanza, impararono a convivere con gli odiati inglesi, giunsero anche scozzesi e irlandesi. Questo portò inevitabilmente alla parziale fusione di tradizioni e culture, anche musicali. E ciò è molto evidente in The Slip­pery Stick, una raccolta di fiddle tunes eseguite magistralmente dall’anziano Gerry, accompagnato dal fratello più giovane Bobby.

Mentre il back up chitarristico si dimostra essere lineare, semplice ma comunque efficace, quello che stupisce anche il consumato appassionato di folk è la maestria del fiddler che, non curante dei suoi sessantacinque anni, impiega una tale energia sul suo violino da far arrossire molti degli spavaldi giovani che annualmente da quella parte dell’oceano calcano le pedane dei numerosissimi fiddle contest. Queste ventuno jigs, reels, hornpipes, break­downs, tradizionali e di evidente derivazione europea, appagheranno quanti tra di voi sono alla ricerca di musica da danza, facendo scoprire l’ennesimo Byron Berline agli amanti dello strumento.

Rounder 7016 (Old Time Music, Celtic Folk, 1996)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 35, 1996

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