Star Room Boys - Why Do Lonely Men And Women Want To Break Each Other’s Hearts cover album

Iniziamo dalle note di copertina: “The time the Boys have spent with their Merle Haggard, Willie Nelson Ernest Tubb and Billy Joe Shaver records has paid off”. Verissimo.
The Star Room Boys sono veramente la sintesi musicale di tutti questi personaggi.
Inoltre il loro suono attinge a piene mani sia dal Bakersfield sound di Buck Owens che dal honky tonk di Dale Watson.
Aggiungiamo poi che i tredici brani di questo debut-album sono tutte composizioni originali  ricche di shuffle, classe ed umorismo, e possiamo tranquillamente inserire The Boys tra i nostri artisti preferiti e considerare Why Do Lonely Men And Women Want To Break Each Other’s Hearts? il classico ‘must album’ da procurarsi se davvero si ama la pura country music .
Sempre dalle note di copertina apprendiamo infine che questa five-men band arriva da Athens, GA ed è composta da Dave Marr (singer, songwriter e frontman), Bob Fernandez (drums), Philip McArdle (guitar), John McMahon (bass) e John Neff (pedal steel).

Suonando una country music passionale ed istintiva questi cinque ragazzi, che non si presentano con Stetson in testa e aria rassicurante ma comodamente seduti intorno ad un tavolino a scolarsi birra, propongono un ‘crossover’ fra vari stili musicali rimanendo  però sempre fedeli ad un unico filo conduttore, grazie soprattutto alla stupenda voce di Dave Marr, che a volte risulta perfettamente identica a quella di Dwight Yoakam.
Difficile scegliere i brani più rappresentativi perché sono tutti  di ottimo livello e vanno ascoltati, ma Was There Something In Your Eye?, New York City Isn’t Going Anywhere, Gastonia e Someone’s Playing Our Song sono a mio giudizio i momenti migliori del CD.
Inutile ribadire quanto già più volte abbiamo scritto nelle pagine di questo giornale, ma ancora una volta nel panorama country americano dominato dalle major, sono proprio le piccole indies ad esprimere gli artisti di maggior livello ed ha mantenere il legame più forte con la tradizione.
A questo punto, dopo tante lodi, posso solo invitarvi a contattare la casa discografica degli  Star Room Boys e consigliarvi caldamente l’acquisto del CD. “We want to make country music that’s fun to play and, hopefully, fun to listen to” David Marr.

Checkered Past 17 (Country Rock, Country Pop, 1999)

Gianluca Sitta, fonte Country Store n. 55, 2000

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