Starliters - Stop Kiddin' cover album

Finalmente è stato dato alle stampe Stop Kiddin’, il nuovo album degli Starliters (l’ultima uscita risaliva al 2001). A dar fiducia al quartetto milanese è l’etichetta spagnola della El Toro che si sta sempre più affermando come punto di riferimento delle formazioni fifties oriented attuali.

Gli Starliters poi, si possono considerare come tra le formazioni più competenti della attuale scena rockabilly, in quanto capaci di proporre una forma stilistica molto particolare che passa attraverso rockabilly, western swing e hillbilly bop, riscontrabile in poche altre band che paragonerei, per darvi un’idea, al movimento che gravita intorno alle figure di Big Sandy e Deke Dickerson.

I brani presenti in Stop Kiddin’ sono sedici, equamente distribuiti tra brani originali e cover (in tutto sette) con un’apertura decisamente eccitante grazie a Come On Stroll e Don’t Wanna Fly Back Home. Bellissima la cover di Do It Every Time di Johnny Horton, trascinante I’m Wasting My Time seguita da It’s All Your Fault con Jerry Boogie al pianoforte.

Nel proseguo dell’ascolto meritano di essere citate Long Gone Train, lo splendido duetto di Max con la cantante Rockin’ Bonnie in Take And Give una canzone del 1957 di Slim Rhodes e la cover di Tennessee Local di Tennessee Ernie Ford dove si cimenta come cantante, tra l’altro con ottimi risultati a mio parere, il batterista Frank Dee.

Giungiamo alla parte conclusiva con il western swing di This Chick Drinks More Than Me e Who Who Boogie che chiude egregiamente il CD.
Direi un ottimo lavoro, molto ben suonato, che si ascolta piacevolmente. Un prodotto decisamente maturo e sofisticato che si colloca tra le migliori produzioni del genere degli ultimi tempi.

Mi sia concessa solo una piccola riflessione, che non vuol essere una polemica. Nelle note di copertina vengono ringraziate varie persone che sostengono il progetto Starliters, purtroppo non appare il nome di Jamboree, rivista che da quando esiste, ha sempre seguito da vicino le vicende di questo gruppo che oggi si può considerare come la miglior formazione italiana.
Sarà stata sicuramente una dimenticanza.

El Toro ETCD 3023 (Rockabilly, Western Swing, Hillbilly Boogie, 2008)

Roberto Arioli, fonte Jamboree n. 63, 2008

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